Figlio e nipote di due grandi artisti, Paolo Antonacci si racconta come non ha mai fatto: oltre l’ombra di un cognome famoso.
Paolo Antonacci, figlio del celebre cantante Biagio e nipote di Gianni Morandi, si sta affermando come uno degli autori più ricercati del panorama musicale italiano. Tuttavia, oltre a godere di un grande successo, ha dovuto fare i conti anche con un disturbo ossessivo-compulsivo.
Paolo Antonacci, il successo che va oltre il cognome
A distanza di diversi mesi da una delicata intervista rilasciata dal figlio di Biagio Antonacci, il Corriere della Sera ha voluto riprendere le sue parole che vengono lette e rilette dalle lettrici del quotidiano. Ispirato da una famiglia che di grande musica ne sa più di qualcosa, Paolo è cresciuto con le idee chiare sul suo futuro.
Nonostante abbia solo 28 anni, ha già firmato canzoni di successo come Mille e La dolce vita, collaborando inoltre con artisti di rilievo come Annalisa, Alessandra Amoroso, Irama, Nek, e Eros Ramazzotti.
Debuttato sul palco di Sanremo 2023, Paolo Antonacci ha conquistato pubblico con Tango di Tananai e Made in Italy di Rosa Chemical. Un vero e proprio talento che dichiara: “Ho voglia di lasciare il segno con la musica e con l’arte“.
La battaglia contro un grave disturbo
Ma soprattutto, Paolo Antonacci è riuscito a “fare pace con il cognome, con la sofferenza di essere figlio e nipote di”. Ormai affermato cantante, ha dovuto combattere infatti contro pregiudizi e cliché legati proprio al fatto di essere un figlio d’arte.
“Nell’epoca pre Instagram i personaggi famosi vivevano avvolti nella mitologia e tutti si sentivano in diritto di farti domande. Ecco, allora avrei voluto un altro cognome“, racconta.
Noto fin da bambino come “il professore” per la sua maturità emotiva, Paolo ha affrontato una battaglia personale contro un disturbo ossessivo-compulsivo all’età di 20 anni. “Vivevo in una foresta di simboli e mi vergognavo come un cane… sono finito in day hospital per una cura di antidepressivi“, svela l’artista.
Aveva in mente molte canzoni ma non riusciva ad esporsi: “Smisi le cure e il dottore temeva l’effetto rebound: ‘Finirà a fare zapping sul divano'”. Ma il suo destino è stato diverso, e a Sanremo 2023 è stato proprio nonno Gianni a pronunciare il suo nome tra gli autori dei brani in gara.