Dopo l’arresto per tentato omicidio e porto abusivo di arma da fuoco, il trapper Shiva ottiene gli arresti domiciliari.
Dopo il verdetto del Gip di Milano, Shiva è stato rilasciato dal carcere di San Vittore e posto agli arresti domiciliari. Il trapper è stato accusato di tentato omicidio, porto abusivo di arma da fuoco ed esplosioni pericolose, a seguito di quanto accaduto l’11 luglio 2023 davanti la sua casa discografica, a Settimo Milanese.
Shiva torna a casa: “Grande soddisfazione”
Dopo sette lunghi mesi di reclusione, Shiva può finalmente tornare a casa ad abbracciare sua moglie e suo figlio Draco, nato il 25 novembre quando il 24enne era ancora incarcerato al San Vittore. Un grande dolore per il trapper che, oltre alla pena subita, ha dovuto rinunciare al momento più importante della sua vita: quello in cui è diventato papà.
Appresa la notizia, i legali di Andrea Arrigoni – Marco Campora e Daniele Barelli – hanno espresso “grande soddisfazione” per la decisione di domiciliari da parte del Gip di Milano e si dicono fiduciosi “che nel corso del processo riusciremo a dimostrare che Shiva non ha fatto altro che difendersi dalle violente aggressioni subite”.
La sparatoria davanti la casa discografica
Il 26 ottobre scorso, Shiva è stato arrestato a seguito della sparatoria avvenuta a Settimo Milanese, l’11 luglio, davanti la sua etichetta discografica. Le accuse nei suoi confronti sono di tentato omicidio, porto abusivo di arma da fuoco ed esplosioni pericolose. Inoltre, il trapper è indagato dalla Procura di Ascoli Piceno, insieme con altri cinque giovani, per una rissa scoppiata a San Benedetto del Tronto la notte del 30 agosto scorso.
Secondo quanto emerso, nel parcheggio della casa discografica milanese, il 24enne è stato aggredito da due ragazzi, Alessandro Rossi e Walter Pugliesi. In risposta, il cantante ha reagito sparando alle gambe dei due aggressori che gli avevano teso un agguato. I due sono rimasti feriti lievemente, ma per il cantante il 26 ottobre scorso sono scattate le manette.
I suoi legali hanno sempre sostenuto che Shiva “non ha sparato per uccidere”, ma è stato solo un modo per difendersi. Il trapper avrebbe infatti mirato “verso il basso, procurando esclusivamente lievissime lesioni, solo come reazione alla grave e allarmante aggressione di cui era stato vittima pochi istanti prima”.
La musica nata dal carcere
Nonostante il periodo trascorso in carcere, Shiva non ha interrotto la sua attività artistica. Bensì, ha lanciato il singolo “Milano shotta freestyle” da San Vittore, in cui parla esplicitamente degli eventi dell’estate passata.
Il brano, che parla di guerre intestine tra gruppi rivali a Milano, è stato pubblicato a sorpresa sul canale YouTube del rapper, raggiungendo quasi 340mila visualizzazioni in sole 15 ore. Il testo della canzone evidenzia la determinazione del 24enne e della sua gang, la Santana, a rispondere agli attacchi subiti.