Si è conclusa con la vittoria di Anastasio la dodicesima edizione di X Factor: ecco le nostre pagelle finali.
Anche la dodicesima edizione di X Factor è arrivata alla fine. Stavolta senza sorpresa conclusiva: il vincitore è stato Anastasio, come da pronostico fin dalle Auditions. Ma che impressioni ci ha lasciato l’edizione 2018 del famoso talent? Ecco le nostre pagelle finali, a conclusione di un percorso a tratti interessante ma in evidente fase involutiva per quanto riguarda le novità.
X Factor 12: le pagelle dei giudici
Il quartetto di questa stagione è stato in realtà un quintetto, colpa dell’ormai famigerata staffetta in corso d’opera tra Asia Argento e Lodo Guenzi. Quattro-cinque nomi che difficilmente rivedremo insieme al tavolo di X Factor in futuro, per scelta individuale o per costrizione altrui.
Asia Argento – Voto: 6
Promossa ma con riserva la giudice fantasma di X Factor. Durante le Auditions e i Bootcamp era parsa come la più a fuoco tra i quattro talent, ma l’eredità lasciata a Lodo non è stata straordinaria (esclusi i BowLand) e questo mantiene in dubbio il suo effettivo fiuto per il fattore X. Chissà che nei prossimi anni non possa tornare a quel tavolo per smentirci (e restare).
Manuel Agnelli – Voto: 5.5
Il leader degli Afterhours anche quest’anno ha alternato momenti ottimi ad altri più discutibili. Il suo addio in diretta ha fatto rumore, ma in realtà appare anche tardivo: tre anni per un personaggio come lui in un format televisivo più spettacolare che musicale sono davvero troppi. Mancherà la sua anima rock, fuoriuscita a tratti in questo X Factor 2018, complice una categoria, quella delle Under Donne, poco masticabile per il suo palato. La verità però è che avrebbe potuto fare di più: non portare in Finale Martina, il suo talento migliore, con prestazioni discutibili nei suoi due ultimi Live Show è stato un mezzo fallimento.
Lodo Guenzi – Voto: 6
Sufficienza di incoraggiamento per un giudice che difficilmente verrà riconfermato (e che forse altrettanto difficilmente accetterebbe una conferma). Il cantante de Lo Stato Sociale non è parso a suo agio in questo ruolo che richiede della malizia finta che non gli appartiene. Al di là dell’eloquio fin troppo fluente, non si ritrovano tracce indelebili della sua personalità in questo X Factor. Ma va sottolineato che, in ogni caso, subentrare in corsa sarebbe stato complicato anche per uomini di spettacolo più navigati del buon Lodo.
Mara Maionchi – Voto: 7
Mara, probabilmente l’unica giudice che rivedremo il prossimo anno ad X Factor, si è rivelata la più fortunata dei talent: con un ‘cavallo’ come Anastasio, la scuderia degli Under Uomini era destinata alla vittoria fin dal principio. La sufficienza per l’esperta più amata e odiata d’Italia è però meritata al di là del risultato. Nonostante qualche colpo di teatro di troppo e qualche defiance dovuta all’età sempre meno verde, ha mantenuto più che buono il suo livello di intrattenitrice, arrivato al culmine con quel ‘Fru ti amo’ (si seguano di The Jackal) delle Semifinali diventato virale sui social.
Fedez – Voto: 5.5
Dopo tante edizioni, Fedez quest’anno è apparso svogliato e stanco. Vero che è riuscito, ben oltre le proprie aspettative, a portare alla superfinale la sua Naomi. Ma il risultato è sembrato più frutto di un colpo di fortuna che di un suo merito. Insomma, se questa dovesse essere davvero la sua ultima edizione, non lascerebbe al pubblico un rimpianto così difficile da sopportare.
X Factor 12: le pagelle dei concorrenti
Veniamo ai concorrenti. Quest’anno il livello medio è stato più alto rispetto ad altre edizioni, con talenti cristallini, specie tra gli Under, potenzialmente in grado di dire la propria nel mercato discografico. Le uniche certezze sembrano in realtà riguardare solo Anastasio e Luna. Per gli altri servirà un altro trampolino per rilanciare le proprie ambizioni.
Matteo Costanzo – Voto: 5
Un ottimo mestierante della musica che ha tentato un salto forse troppo grande per le proprie capacità. Gli è mancata fortuna e un pizzico di sfrontatezza, ma anche fosse riuscito a salvarsi dal primo ballottaggio, difficilmente avrebbe superato il terzo Live.
Red Bricks Foundation – Voto: 6
L’unica vera rock band di questa edizione ci ha lasciati troppo presto. Forse l’esagerato istrionismo del cantante non ha fatto buona impressione sul pubblico, ma questi ragazzi avevano qualcosa da dire e sarebbe stato interessante vederli almeno fino all’uscita dell’inedito. Un’occasione persa per loro ma anche per lo show.
Emanuele Bertelli – Voto: 5
Una grande voce, forse una delle migliori di questa edizione, con potenzialità straordinarie, da vero crooner del Ventunesimo secolo. Il suo unico difetto? Gusti musicali che poco appartengono al suo talento. E probabilmente anche quel pizzico di carisma che a sedici anni è dote più unica che rara.
Seveso Casino Palace – Voto: 4.5
Arrivati un po’ a sorpresa fino al quarto Live Show, i Seveso sono stati un mistero. Incensati ben oltre i propri meriti dai giudici, hanno dimostrato una buona capacità di far casino (come il nome lasciava presupporre) ma idee poco chiare su cosa dover effettivamente fare. La trap in versione metal può funzionare, ma è un rischio che solo musicisti già molto navigati potrebbero permettersi. Loro farebbero bene a cercare una nuova via.
Renza Castelli – Voto: 5.5
Cantautrice di stampo classico, Renza ha tutto quel che serve per farsi strada nel mondo della musica lontano dai riflettori che stravolgono l’anima. C’è della poesia in lei e nel suo modo di cantare, ma quando le hanno imposto di lasciare la chitarra non è stata più la stessa.
Sherol Dos Santos – Voto: 5.5
Sherol è un talento naturale straordinario. Senza anni e anni di studi alle spalle, è riuscita a reggere il palco alla grande mostrando anche grande espressività e forte capacità di trasmettere emozioni. L’insufficienza è figlia di un inedito che ci ha convinti poco. Forse, presentando un brano più consono alle sue qualità, avrebbe potuto fare ancora più strada.
Martina Attili – Voto: 6.5
La piccola Martina sarebbe stata da 8 almeno fino all’inedito. Ragazza con un carattere unico e inimitabile, chiusa in un personaggio che è solo il suo e non priva di una certa dose di talento, si è persa quando ha voluto mostrare la sua fragilità di adolescente, legata a un mondo musicale troppo scontato per poter sorprendere in positivo. Vederla in Finale sarebbe stato il minimo, ma certi errori evidentemente si pagano anche in uno show televisivo…
Leo Gassmann – Voto: 6
Se pensavi che il nipote d’arte avrebbe fatto strada solo grazie al suo cognome e al suo bel visino, ti sbagliavi di grosso. Come timbro, almeno tra gli uomini, Leo ha mostrato la voce più bella, e anche il modo di cantare è stato impeccabile dal terzo Live in poi, dopo un certo disagio nelle prime performance. Il suo singolo non ci ha convinti, ma una suo posto nel mondo della musica potrebbe trovarlo, e non sarebbe merito del padre e del nonno.
BowLand – Voto: 6.5
I BowLand sono un gruppo straordinario, nel loro mondo. Piacciono o non piacciono, senza via di mezzo. Non sono una band da palazzetto e forse difficilmente lo diventeranno, ma hanno dato il massimo e sono arrivati più lontani di quanto ci si sarebbe attesi da loro. Non sappiamo quale sarà il loro futuro, ma la strada giusta l’hanno già trovata.
Luna – Voto: 6
Talento vero ma grezzo. Luna sa rappare (e lo fa molto bene), e sa cantare in maniera molto naturale (ma ancora qualche anno di studio le servirà). Il suo inedito è debole, ma perfettamente in linea con la sua età e il percorso proposto. La sensazione è che potrà fare molta strada. A mantenere piuttosto basso il voto è la sensazione che possa divenire facilmente icona (parola non scelta a caso) di un tipo di musica di plastica, usa e getta, che le darebbe il successo ma le farebbe sprecare il suo fattore X.
Naomi – Voto: 7
Brava Naomi ad arrivare a contendere la vittoria ad Anastasio grazie a una svolta improvvisa verso il rap. Che fine farà adesso il soprano napoletano? Difficile dirlo. Il suo singolo non ha fatto successo, ma la sua attitudine nuova sarebbe anche rivendibile in questo mercato discografico. E il suo talento meriterebbe una chance. Ci sarà qualcuno disposto a darle fiducia anche senza i numeri sulle piattaforme streaming?
Anastasio – Voto: 8
Marco aveva vinto già dalla prima apparizione nelle Auditions. Il suo percorso è stato solo una continua conferma di quello che sarebbe stato il suo destino. Una penna dalla scrittura efficace come poche altre nella scena rap (ormai) mainstream. Se dovessimo scommettere un euro su un suo successo nell’immediato futuro, lo faremmo senza pensarci su. Il suo unico compito sarà adesso sfruttare al massimo la chance del contratto conquistato.
Di seguito il video di La fine del mondo di Anastasio: