Morgan si racconta in un’intervista al Corriere della Sera alla vigilia dell’uscita del suo nuovo libro Essere Morgan – La casa gialla.
Morgan è tornato e ha voglia di raccontare la sua verità. Il 14 maggio è in arrivo Essere Morgan – La casa gialla, il primo libro di una trilogia che metterà in luce tutti gli aspetti del cantautore brianzolo che ancora non conosciamo.
In un’intervista al Corriere della Sera, l’artista si è raccontato, parlando di questo periodo tremendamente difficile, tornando sullo sfratto che ancora oggi lo addolora e anche anticipando qualcosa sui suoi prossimi progetti. Ecco le sue dichiarazioni più intriganti!
Morgan contro Asia Argento: “Dopo di lei pesavo 47 chili”
Reduce da una quarantena difficile, in cui gli è nata una nuova figlia ma non sono mancati problemi con la sua attuale compagna, l’artista è tornato a parlare al Corriere dello sfratto dalla sua amata ‘casa gialla’: “Era come la chiamava Anna Lou, mia figlia che ho cresciuto lì nei primi 4 anni di vita. Pensate alla crudeltà di Asia…“.
E a proposito della sua ex compagna, Castoldi racconta di essere arrivato a pesare 47 chili per colpa sua: “Un crollo fisico dopo la storia con Asia. Una notte mi guardai allo specchio: ‘domani potrei non essere più al mondo’. Chi Alice Pedroletti (una famosa fotografa, ndr) per testimoniare il momento”.
Morgan contro i colleghi… e Bugo
Sempre riferendosi allo sfratto che lo ha visto protagonista, o meglio vittima, il cantautore è tornato ad attaccare i suoi colleghi, colpevoli di averlo abbandonato.
“Li chiamavo e sembrava avessero paura che gli chiedessi soldi“, racconta l’artista brianzolo, “non volevo quelli, volevo le loro opinioni, creare dibattito. Li disprezzo. Pensano solo al conto corrente, non hanno senso civico. Lo si capisce anche dai testi delle canzoni dei miei coetanei: non vorremo paragonarli a Vecchioni e Guccini, vero?“.
Eppure, in tutto questo marasma, c’è qualcuno che si salva. Personaggi fuori dal mondo della musica, come Vittorio Sgarbi e Pupi Avati, il Club Tenco, che gli ha affidato la conduzione dell’omonimo Premio nel 2019, ma anche qualche artista che non ci aspetteremmo: “Nella musica Tiziano Ferro, che è stato sensibile nonostante in passato avessi detto cose acide sul suo conto e, dal mondo underground, Lodo Guenzi, Angelica… e anche Bugo“.
Una dichiarazione che sembra aprire alla pace con l’artista di Sincero. Tuttavia, la ferita per quanto accaduto a Sanremo è ancora aperta: “Mi ha strumentalizzato. Mi ha fatto cantare mentre ero sotto sfratto… voleva solo il mio nome e la mia voce“. Non a caso, il secondo capitolo della trilogia sarà dedicato proprio a lui.
Di seguito un post dedicato al suo nuovo libro: