Dopo anni di attesa, le canzoni di Lucio Battisti sono online, anche su Spotify. Ma gli eredi non si arrendono e annunciano una battaglia legale.
Spotify accoglie Lucio Battisti, a nome dell’intero mondo di internet. Dopo anni di attesa e speranza da parte dei fan, anche questo tabù è finalmente caduto.
Lo ha deciso il liquidatore della società Edizioni Musicali Acqua Azzurra, che detiene i 12 album storici del cantautore insieme a Mogol. Ma la notizia, che ha già fatto esultare il mondo del web, potrebbe preannunciare una battaglia legale da parte degli eredi, la moglie e il figlio di Battisti, che detengono la maggioranza di Acqua Azzurra e che si sono sempre rivelati contrari alla diffusione della musica di Lucio sul web.
Lucio Battisti su Spotify
Secondo quanto riferito dal Corriere della Sera, il ‘commissario’ nominato dal Tribunale di Milano, Gaetano Presti, ha comunicato formalmente alla Siae l’estensione del mandato agli incassi derivanti dal web.
In altre parole, a 50 anni dall’uscita del suo primo album, l’artista più rivoluzionario della storia della musica italiana è finalmente approdato, dalla mezzatonotte del 29 settembre, sulla piattaforma che più di tutte ha rivoluzionato la fruizione della musica nel Ventunesimo secolo: Spotify (ma ovviamente anche sulle altre piattaforme streaming, come Apple Music, Deezer, Amazon Music e così via).
Battisti sul web
Si tratta ovviamente di una notizia splendida, anche perché in questo modo le nuove generazioni, quelle che hanno ascoltato musica solo ed esclusivamente tramite smartphone, potranno finalmente scoprire l’immenso patrimonio artistico di uno dei geni della nostra musica (e non solo).
Fino al 28 settembre infatti Lucio Battisti è stato rappresentato su Spotify da un account, con quasi 190mila ascoltatori mensili, totalmente falso. A suo nome erano infatti disponibili solo cover, basi musicali e poco altro materiale di scarso valore.
Di seguito l’audio di Ancora tu di Lucio Battisti:
FONTE FOTO: https://www.facebook.com/luciobattisti/