Il cantautore ha rivelato che sta cercando di far convivere la passione per il teatro e quella per il canto e parlato dei suo genitori.
Leo Gassmann è innarestabile. Dopo i film e le serie di successo, adesso è la volta del teatro, dove debutterà con Sabrina Knaflitz, sua mamma. Il figlio di Alessandro Gassman spiega come sia lavorare con lei, il rapporto che li lega e i progetti che in futuro sogna di portare a termine con suo padre.
Leo Gassman sulla mamma: “Parliamo tantissimo ma a volte si discute”
Che Leo Gassmann fosse molto legato ai genitori si sapeva. E l’ha voluto anche sottolineare questa volta in un’intervista per La Stampa. L’occasione è il suo debutto teatrale accanto a Sabrina Knaflitz, sua mamma nella rappresentazione di “Ubi Maior”. Così Leo ha commentato lo spettacolo: “È una commedia, fa ridere e riflettere: affronta quello che considero un tema assai comune: il non dirsi le cose, neppure in famiglia“.
E proprio in merito a ciò, Leo ha speso due parole per spiegare il fortissimo legame che lo unisce a sua mamma: “Parliamo tantissimo, cercando di essere il più possibile sinceri: emozioni, sogni e paure non ce le nascondiamo … Capita che non sempre ci si capisca del tutto e si arrivi a discutere. È un processo faticoso ma necessario. La famiglia è un posto sicuro dove le cose si possono dire perché a monte c’è il gran bene che ci vogliamo“.
Leo Gassmann
Il rapporto con papà Alessandro e le critiche
Il cantautore ha poi pronunciato anche alcune parole su Alessandro, suo papà, dichiarando: “Con lui mi tengo di più, c’è questa specie di giochetto per cui gli parlo all’ultimo, a cose fatte. È ovvio che il rapporto e la confidenza sia diversa se con lui o con lei“.
Eppure Leo ha nel cassetto un sogno: poter lavorare accanto a suo papà. A tal proposito, il cantautore ha rivelato: “Sono pronto e sarebbe stupendo. Come è capitato quasi inaspettatamente con mamma, perché non con lui? L’importante è essere pronto a vivere al 100% quello che la vita di offre“.
Infine, il cantautore ha anche parlato delle critiche, una costante nella vita di tutti, specie degli artisti: “Le critiche ci saranno sempre, anzi aumenteranno di pari passo con il successo. Quanto possono fare male dipende da quello che ti hanno insegnato e che hai assorbito. L’importante è restare sorridenti“.
