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Tutto sui Matia Bazar, storico gruppo musicale genovese

Matia Bazar

Matia Bazar: la carriera, la storia e tutte le curiosità sullo storico gruppo di Carlo Marrale, Giancarlo Golzi e altri grandi musicisti.

I Matia Bazar sono stati, e sono tutt’ora, uno dei gruppi più importanti nella storia della musica italiana. Nati come quintetto a Genova nel 1975 dall’unione di Antonella Ruggiero, Carlo Marrale, Aldo Stellita, Piero Cassano e Giancarlo Golzi, questa formazione, passata attraverso diversi cambi di line up, ha scritto pagine importanti della nostra musica. Tra le altre cose, ha vinto due volte Sanremo, nel 1978 e 2002, conquistando anche due premi della critica. Andiamo a scoprire alcune curiosità su una band dalla storia unica.

Chi sono i Matia Bazar: carriera e membri

Tra i gruppi che hanno fatto la storia della musica italiana, i Matia Bazar sono stati probabilmente quello dalla storia più contorta. Basti pensare ai tanti cambi di formazione che hanno vissuto. Oggi i membri dei Matia Bazar sono: Fabio Perversi alle tastiere, Silvia “Luna” Dragonieri alla voce, Piercarlo Tanzi alla batteria, Gino Zandonà alle chitarre e Silvio Melloni al basso. Di fatto, del gruppo storico non è rimasto nessuno.

Dei fondatori, Carlo Marrale è rimasto nel gruppo fino al 1994, Piero Cassano dal 1975 al 1981 e poi dal 1999 al 2017, Giancarlo Golzi fino alla morte, nel 2015, Antonella Ruggiero fino al 1989 e Aldo Stellita fino al 1998. A rendere famosi i Matia Bazar sono poi state anche le tante cantanti donne cambiate nel corso della storia, tutte di grande talento:

– Antonella Ruggiero (1978-1989);
– Laura Valente (1990-1998);
– Silvia Mezzanotte (1999-2004, 2010-2016);
– Roberta Faccani (2004-2010);
– Luna Dragonieri (2017-oggi).

Antonella Ruggiero
Antonella Ruggiero

Nati nel 1975 a Genova dall’unione dei Jet con la cantante Antonella Ruggiero, debuttano con il singolo Stasera… che sera!, partecipando a Un disco per l’estate, anticipando l’arrivo del primo album. Due anni dopo partecipano per la prima volta al Festival di Sanremo con Ma perché, brano che non ottiene grande successo nella kermesse ma conquista i giovani, dando impulso all’album Gran Bazar.

Forti di un successo crescente, nel 1978 tornano per la seconda volta consecutiva sul palco dell’Ariston, stavolta con …E dirsi ciao, e riescono stavolta a ottenere una straordinaria vittoria:

Nel 1979 prendono parte all’Eurovision Song Contest, e negli anni successivi, nonostante un primo cambio di formazione, consolidano la propria fama a livello nazionale e internazionale. Nel 1983 tornano a Sanremo, e stavolta vincono il Premio della Critica, grazie a una delle canzoni più importanti della loro carriera, se non la più famosa in assoluto: Vacanze romane.

Due anni dopo, sempre nella kermesse conquistano ancora una volta il Premio della Critica con Souvenir, mentre in estate si affermano a livello internazionale con la hit Ti sento. Ancora una volta partecipano a Sanremo nel 1988 con La prima stella della sera, ma proprio all’apice del successo, nel 1989, arriva il primo grande scossone nella storia del gruppo: l’addio di Antonella Ruggiero.

A sostituirla, all’inizio del nuovo decennio, arriva Laura Valente, che debutta nella formazione con un concerto ad Amsterdam, davanti a 20mila persone, e con la pubblicazione dell’album Anime pigre. Con questo disco, la band modernizza il suo sound, avvicinandosi a un rock più graffiante e meno sperimentale.

Con la nuova cantante debuttano a Sanremo nel 1992 con Piccoli giganti, per poi tornare sul palco dell’Ariston l’anno successivo con Dedicato a te:

Nel pieno della maturità dell’epoca Valente, arriva il secondo grande scossone per la band: l’addio del chitarrista Carlo Marrale dopo diciotto anni. Lo strappo è doloroso e costringe per la prima volta alla formazione di presentarsi come quartetto e non più come quintetto.

Tra alterne fortune, gli anni Novanta vengono segnati, sul finire del decennio, da un altro brutto colpo: la scomparsa, dopo una breve malattia, di Aldo Stellita, morto il 9 luglio 1998. Travolti dal dolore, pochi mesi dopo Laura Valente e il tastierista Sergio Cossu decidono di lasciare il gruppo. In questo momento, la storia dei Matia Bazar sembra destinata a concludersi.

Ma Giancarlo Gozzi non è dello stesso avviso. Dopo un periodo di necessaria pausa, il batterista ricontatta Cassano, altro membro storico del gruppo, e gli propone di riunire i Matia Bazar, con alla voce la cantante Silvia Mezzanotte. Il debutto della nuova formazione avviene nel Sanremo 2000 con Brivido caldo. L’anno dopo, sono di nuovo sul palco dell’Ariston con Questa nostra grande storia d’amore.

Non c’è due senza tre. Per il terzo anno consecutivo si presentano in gara a Sanremo nel 2002, stavolta con Messaggio d’amore, e tornano a vincere la kermesse a distanza di 24 anni dalla prima volta:

Si tratta dell’ultimo vero grande acuto della band. Nel 2004, dopo l’addio di Silvia, i Matia Bazar proseguono nella loro storia con Roberta Faccani, alla voce fino al 2010, anno del ritorno della stessa Mezzanotte.

Con questa formazione si ripresentano a Sanremo nel 2012 con il brano Sei tu. Per tre anni la band torna a suonare in giro per l’Italia, fino a quando, nel 2015, improvvisamente muore per un infarto Giancarlo Golzi. L’ennesimo duro colpo per la band. Dopo questa tragedia, Silvia decide di lasciare definitivamente il gruppo. Segue poco dopo Piero Cassano.

Abbandonato a se stesso, il polistrumentista Fabio Perversi, entrato nel 1998, prova a coinvolgere nuovamente nel progetto alcuni membri del gruppo originario, senza fortuna. Viene però convinto a portare avanti il nome della leggendaria band con una formazione completamente rinnovata, composta da lui, Luna Dragonieri, Fiamma Cardani, Paola Zadra e Piero Marras.

Cosa fanno oggi i Matia Bazar

Negli ultimi anni si sono visti diversi avvicendamenti nella formazione, ormai lontana dai fasti delle origini. Nel 2022 e nel 2023 la band è però tornata a esibirsi con discreta costanza in tour nelle più importanti piazze italiane, concedendosi anche qualche apparizione televisiva.

La discografia in studio

1976 – Matia Bazar 1
1977 – Gran Bazar
1978 – Semplicità
1979 – Tournée
1980 – Il tempo del sole
1982 – Berlino, Parigi, Londra
1983 – Tango
1984 – Aristocratica
1985 – Melanchólia
1987 – Melò
1989 – Red Corner
1991 – Anime pigre
1993 – Dove le canzoni si avverano
1995 – Radiomatia
1997 – Benvenuti a Sausalito
2000 – Brivido caldo
2001 – Dolce canto
2005 – Profili svelati
2007 – One1 Two2 Three3 Four4
2008 – One1 Two2 Three3 Four4 – Volume due
2011 – Conseguenza logica

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Sai che…

– Il nome Matia Bazar non ha un significato e una genesi precisa, come spiegato da Carlo Marrale in un’intervista del 2021.

– In molti si chiedono chi sia la cantante morta dei Matia Bazar. Nonostante la band abbia dovuto dire addio a diversi membri storici, per ora non ha vissuto la tragedia della scomparsa di una cantante.

– Su Instagram i Matia Bazar hanno un account da decine di migliaia di follower. Sono presenti con un account anche su TikTok.

Se vuoi ascoltare le migliori canzoni dei Matia Bazar, ecco una playlist presente su Spotify:

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ultimo aggiornamento: 29 Giugno 2024 15:27

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