Arisa risponde al Vaticano e difende il ddl Zan: “Io credo, ma per il mio Dio abbiamo tutti gli stessi diritti”

Arisa risponde al Vaticano e difende il ddl Zan: “Io credo, ma per il mio Dio abbiamo tutti gli stessi diritti”

Dopo l’intervento del Vaticano per modificare il ddl Zan, Arisa ha voluto esprimere il suo parere sulla questione, da credente e da paladina dei diritti di tutti.

Anche Arisa è intervenuta sulla questione Vaticano-ddl Zan. Dopo Fedez ed Elodie, Rosalba ha voluto esprimere il suo punto di vista. Un punto di vista diverso rispetto a quello dei due illustri colleghi, perché parte da un presupposto molto interessante: la cantante di origini lucane è effettivamente una credente. Il conflitto tra la Chiesa e il disegno di legge per i diritti di genere la tocca forse ancor più nel profondo. Anche per questo la sua analisi è riuscita ad arrivare al cuore di molti!

Arisa difende il ddl Zan con un post su Instagram

L’artista di Potevi fare di più ha esordito così: Io credo. Ma la mia idea di Dio non corrisponde a tutti i dogmi ecclesiastici“. In un lungo post, Arisa spiega quale sia il suo pensiero sulla religione e sui diritti. Secondo lei la Bibbia è un appassioante romanzo storico, ma non la parola di Dio, perché Dio non potrebbe imporre qualcosa che va al di fuori della libertà. Per esempio, il suo Dio non ordinerebbe mai di non adorare altro Dio all’infuori di Lui. Sarebbe invece solo un promotore di forme sane di amore (categoria in cui non rientra la pedofilia.

Arisa

Continua quindi la cantante: “Secondo me Dio agirebbe con la consapevolezza che siamo tutti diversi, ma tutti quanti meritevoli degli stessi diritti, perché la nostra vita, la vita di ognuno di noi, è una sola, abbiamo il dovere di essere felici, perché se non lo siamo la società ci emargina, e sprechiamo tutto il tempo che ci è stato concesso a nasconderci da noi stessi, e che mi frega di vivere una vita d’inferno per poi andare in paradiso?“.

Arisa contro i poteri ‘cigolanti’ della Chiesa

Anche l’opinione di Rosalba, che pure si professa credente e mostra di avere una fede, seppur particolare, nel Signore biblico, è del tutto contraria alla Chiesa, specialmente nelle sue ingerenze temporali. Scrive senza troppi giri di parole l’artista: “Ne abbiamo piene le budella dell’incoerenza di certi poteri cigolanti che si riempiono la bocca di un amore pudico in cui neanche loro stessi credono e che non tutti praticano all’interno di certi contesti“.

Piuttosto che imporre privazioni inutili, la voce di Sincerità invita il Vaticano a occuparsi seriamente della fame nel mondo, magari vendendo i tanti appartamenti vuoti che da soli cancellerebbero buona parte del debito pubblico di uno Stato. Questo il suo lungo e articolto post:

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