Al Bano torna a parlare di Putin e dell’invasione russa in Ucraina: il pensiero del cantautore pugliese.
Passano i mesi, la guerra continua e Al Bano torna a parlare di Putin! Che il cantante di Cellino San Marco avesse grande stima nei confronti del leader russo, non è un segreto. In passato più volte aveva lodato la sua politica e le sue decisioni in maniera aperta. Ma l’artista si è sempre professato un uomo di pace e, davanti all’invasione dell’Ucraina, non ha potuto che prendere le distanze da quello che considerava come uno dei più grandi uomini politici del nostro tempo.
Oggi, dopo tanti mesi di guerra, migliaia e migliaia di morti e danni quasi incalcolabili, l’artista pugliese torna a parlare del leader russo, con parole che non celano il suo antico rispetto nei suoi confronti, ma che mostrano anche una grande amarezza per il dramma che si sta consumando sotto gli occhi di tutti noi.
Al Bano commenta la guerra tra Russia e Ucraina
“La libertà è un bene, ma bisognerebbe pregare ogni giorno che resista e che sia sempre compagna di vita“, ha dichiarato l’artista, che alcuni anni fa, per via dei suoi rapporti, o presunti tali, con Putin, era stato addirittura messo nella black list del governo ucraino. Intervenuto ai microfoni di RTL 102.5, Carrisi è tornato a commentare quanto è avvenuto e sta avvenendo in Ucraina, censurando completamente una guerra che non avrebbe dovuto esistere.
Il discorso dell’artista pugliese è piuttosto profondo e generale: la guerra non dovrebbe mai aver luogo, dopo milioni di anni è inammissibile che l’uomo ricorra ancora alla forza delle armi e alla prepotenza per dirimere ogni tipo di conflitto. Ma quando si entra nello specifico delle decisioni di Putin, le parole di Al Bano fanno ancora più rumore.
Carrisi parla delle idee di Putin
Nonostante abbia confermato i suoi no ai concerti in Russia, come segnale di protesta nei confronti di una politica estera che non lo trova nemmeno minimamente d’accordo, nel parlare di Putin Al Bano non nega che il leader russo possa avere anche le sue ragioni.
Anzi, se non fosse andato fino in fondo con i suoi programmi, avrebbe potuto definirsi quasi una vittima di quanto sta avvenendo. Questo il punto di vista del cantante: “La Russia ha paura dell’invasione da parte dell’America e non lo accetta. Lui stava dalla parte della ragione e bastava fermarsi a fare tutte le sue ginnastiche armatoriali nei confini e avrebbero capito il messaggio, ma non invadere in quella maniera“.
L’attacco russo all’Ucraina è stato infatti brutale e lacerante, ha sconvolto un’intera nazione, ha distrutto vite, sradicato comunità dalla loro casa, calpestato la loro storia e la tradizione con la forza delle armi, e tutto ciò non può che essere definito come “un’assurdità inaccettabile“. Parole che non possono non trovarci d’accordo.