Un lungo applauso ha accolto Giovanni Allevi, che è ritornato sul palco di Sanremo dopo due anni di assenza a causa della malattia.
Visibilmente provato, e con una chioma diversa dalla solita che ha sempre portato sulla testa, Giovanni Allevi calca il palco del Festival di Sanremo. Sono passati due anni dall’ultimo suo debutto davanti al grande pubblico, a causa di un mieloma che lo ha costretto ad allontanarsi dai riflettori. Oggi il compositore torna a suonare, con le mani tremanti, ma ancora desiderose di fare musica.
Giovanni Allevi a Sanremo: “Mi è crollato tutto”
Il Festival di Sanremo ha vissuto una delle sue serate più toccanti grazie alla presenza di Giovanni Allevi, il compositore e pianista che, dopo una lunga battaglia contro il mieloma, è tornato sul palco dell’Ariston. “All’improvviso mi è crollato tutto“, ha iniziato il suo monologo, durante la serata di mercoledì 7 febbraio, accolto a braccia aperte da Amadeus.
Allevi ha condiviso con il pubblico di Sanremo la sua esperienza, parlando del dolore fisico e della perdita delle certezze che ha dovuto affrontare. Durante la sua ultima esibizione a Vienna, il dolore lo lacerava, eppure la musica lo ha sostenuto. In quel momento non era ancora a conoscenza della sua malattia. Poi, arrivò la terribile diagnosi.
Un messaggio di resilienza
Nonostante le difficoltà, il musicista ha mantenuto viva la speranza e la voglia di immaginare un futuro. La malattia gli ha dato la possibilità di apprezzare i “doni della vita”: l’apprezzamento per la vita stessa, la bellezza della natura, e la gratitudine per il sostegno ricevuto dai medici che lo hanno tenuto in cura.
Il suo debutto sul palco di Sanremo ha segnato per Giovanni Allevi anche un ritorno alla musica. “Non potendo più suonare con il mio corpo, suonerò con la mia anima“, ha detto il pianista con umiltà, per poi sedersi al pianoforte per suonare la sua “Tomorrow”. La performance è stata un inno alla vita e alla resilienza, che si è guadagnata una standing ovation dal pubblico.
Di seguito il toccante monologo di Giovanni Allevi durante la seconda serata della 74esima edizione del Festival: