Poco prima del primo concerto di Milano di Roger Waters, sui tabelloni è comparsa una frase shock: messaggio durissimo.
Roger Waters ha lasciato ancora una volta a bocca aperta il pubblico e tutti i benpensanti d’Italia! Chi si aspettava che l’ex leader dei Pink Floyd fosse stato ammorbidito, se non addirittura piegato, dall’incredibile clamore mediatico per la cancellazione del suo concerto a Francoforte, evidentemente si sbagliava. Il cantautore britannico è più in forma che mai, e anche più arrabbiato. Per questo motivo ha voluto far arrivare ai suoi fan, presenti nella prima data della sua leg di concerti al Forum di Milano, un messaggio chiarissimo, con parole che, se possibile, distruggono del tutto ogni speranza di poter rivedere i Pink Floyd insieme sul palco in un futuro non lontano.
Roger Waters, shock prima del concerto di Milano: cosa è successo
Certo, parlare di shock è forse eccessivo. Di certo però i fan accorsi al concerto di Waters al Forum tutto si sarebbero aspettati meno di essere accolti con parole così dure da parte del cantautore. Pur non essendo firmato, infatti, il messaggio apparso sui grandi schermi posizionati dentro la platea è sembrato chiaramente da riferire all’ex bassista.
“Se siete qui per ascoltare le canzoni dei Pink Floyd, ma non le mie idee politiche, siete pregati di andare a fare in cu*o in un bar“, ha affermato l’artista, come a voler dire che la musica c’è e ci sarà, ma non dovrà mai essere messa in primo piano rispetto alle sue idee.
Le denunce di Roger Waters
Va detto che Waters continua a mostrarsi coerente, e così come accaduto nei concerti dei precedenti tour, ha continuato a fare propaganda delle proprie opinioni all’interno dei suoi pantagruelici spettacoli, in cui la musica è solo uno degli elementi che formano uno spettacolo gigantesco e preciso in ogni dettaglio. Uno show in cui ha voluto anche denunciare alcuni dei grandi “nemici” della democrazia, a suo dire dimenticati. Non a caso, in un momento sugli schermi è apparsa la faccia di Ronald Reagan, ex presidente degli USA, con questa scritta: “Quest’uomo ha ammazzato più di 30mila persone“.
Un chiaro esempio di quello che vuol dire assistere a un concerto di Waters. Che piaccia o meno, questo è il personaggio, un tutt’uno con le sue idee e con la sua personalità, enorme proprio come i palchi su cui si esibisce.