Roberto Vecchioni commenta la didattica a distanza: ecco le parole del professore-cantautore, che non apprezza l’insegnamento a distanza.
Il professore della musica italiana, Roberto Vecchioni, ‘boccia’ la didattica a distanza. In un’intervista all’Ansa il cantautore ha detto la sua sull’insegnamento via web, reso necessario dal prolungamento dello stato di emergenza sanitaria causato dalla pandemia da Coronavirus. “La scuola è libertà, felicità, gioia, stare insieme. Non può essere isolamento davanti a uno schermo e apprendimento a distanza“, sentenzia Vecchioni, seppur consapevole però delle necessità del momento.
Roberto Vecchioni commenta la didattica a distanza
L’artista, reduce dalla pubblicazione di un nuovo libro, ha parlato dell’attuale situazione dell’insegnamento, divenuto a distanza a causa del Covid: “Un peccato, perché in Italia abbiamo insegnanti bravissimi, tra i più bravi al mondo, che sarebbero attrezzati perfettamente per portare i ragazzi fuori e fare scuola in un modo diversa. La cultura non è sapere ma cercare. Sapere è un punto di arrivo, anche troppo fermo“.
L’abbandono delle aule è una ferita aperta nel cuore del cantuatore milanese, che ha aggiunto: “Spero si possa trovare presto una soluzione per far tornare i ragazzi in classe. La scuola è stare insieme, conoscersi, amarsi, deprecarsi, non capirsi… Ma capirsi dopo, vedere insieme cos’è la vita“.
Roberto Vecchioni professore
L’artista è nato insegnante e professore. Negli anni Ottanta aveva una cattedra in uno storico liceo milanese, e anche per questo è capace come pochi altri di riuscire a comprendere le problematiche relative all’istruzione.
Per quanto riguarda la musica, Vecchioni è fermo all’album L’infinito di 2018, disco nel quale è presente anche un brano in collaborazione con Francesco Guccini e dedicato al grande Alex Zanardi, Ti insegnerò a volare: