A 14 anni da “Caduta massi”, Rettore torna con un nuovo album intitolato “Antidiva Putiferio”: scopriamo tutti i dettagli!
Dopo 14 anni di silenzio discografico, Donatella Rettore ritorna sulla scena musicale con “Antidiva Putiferio“, un album che promette di essere un trampolino di lancio verso nuove sonorità, mantenendo però le radici ben salde nella sua identità artistica unica e inconfondibile.
Per la realizzazione del disco, che uscirà il 10 gennaio, l’iconica artista ha collaborato con molte voci emergenti del panorama musicale italiano, quali Beatrice Quinta, Tancredi, Ditonellapiaga, BigMama e La Sad. Scopriamo tutti i dettagli!
Rettore: un ritorno molto atteso
L’album è composto da 12 tracce e contiene divere collaborazione con artisti giovani. Intervistata dal Corriere della Sera, Rettore ha spiegato: “C’è tantissima complicità, molto più che con le mie coetanee. Forse sono nata troppo presto. Delle volte sono loro a proteggermi, Beatrice mi ha anche presa in braccio: ‘ma non pesi niente!’ mi ha detto“.
Parlando delle colleghe sue coetanee, ha invece rivelato di avere un rapporto complicato con alcune di loro. “Non ho mai litigato furiosamente, ma sono sempre state loro a continuare. Forse faceva anche comodo, litigare con me per farsi pubblicità.” – ha spiegato – “Tante cose erano basate sulla menzogna più totale. Mi chiedevo ‘che cacchio vogliono queste?’ Per dire, Marcella Bella che mi interrompe mentre sto facendo un’intervista con Mollica, non è stata professionale. Lì mi sono stizzita“.
Rettore: “Sono sempre stata un antidiva”
Parlando del titolo dell’album, “Antidiva Putiferio“, Rettore ha commentato: “Sono sempre stata un’antidiva e sono l’immagine del putiferio fin da bambina, a partire dai miei capelli. Non devo dimostrare niente, non ho bisogno di cambiare il mio modo di fare musica per adattarmi alle mode di oggi, non l’ho mai fatto e non mi metto ora dei limiti. Non sto cercando di diventare popolare o conosciuta“.
“Del resto il silenzio ci vuole: non puoi sempre dire cose nuove in continuazione.” – ha aggiunto – “Ci sono grandi cantautori che rifanno lo stesso disco da 30 anni, il nuovo album parla di me e anche della società attuale, non evitando critiche ad esempio ai social, ma sempre con un occhio allo smile piuttosto che con un velo nero“.