Pippo Baudo contro Fedez al Primo Maggio: le parole del presentatore
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Pippo Baudo sul discorso di Fedez: “Io avrei spento le telecamere mentre parlava”

Pippo Baudo

Lo storico presentatore Pippo Baudo ha detto la sua sul discorso di Fedez al Concerto del Primo Maggio: ecco il punto di vista del conduttore siciliano.

Dal Primo Maggio l’Italia è divisa sulle parole di Fedez al Concertone. Un discorso tra i più discussi degli ultimi anni, forse il più mediatico tra quelli mai fatti sul palco del tradizionale appuntamento per la Festa dei Lavoratori. Tra le tante opinioni differenti, spicca quella di Pippo Baudo. Lo storico conduttore siciliano, ai microfoni dell’Adnkronos, ha raccontato il suo punto di vista, affermando a chiare lettere che il rapper ha esagerato, e che lui avrebbe addirittura spento le telecamere!

Pippo Baudo boccia il discorso di Fedez

Se avessi condotto io il Concertone del Primo Maggio, avrei spento le telcamere a Fedez durante il suo discorso“, ha detto senza mezzi termini il presentatore, aggiungendo: “Per querelarlo è troppo tardi, equivarrebbe solo fargli il doppio della pubblicità“. Parole chiare e importanti, che portano alla luce un punto di vista che va contro il sentito popolare.

Fedez
Fedez

Secondo il presentatore storico di Sanremo, il rapper ha esagerato. Avrebbe potuto fare spettacolo, ma ha sbagliato a fare quel discorso in una sede che non era la sua. Ma ha sbagliato anche la Rai, che avrebbe dovuto dire che quel palco era suo e che serviva la sua autorizzazione per dire qualunque cosa. Chiedere il testo del discorso del rapper, per Baudo, è stato corretto: “Se vieni a casa mia voglio sapere cosa ci vieni a fare“.

Pippo Baudo contro il ddl Zan

Gli argomenti toccati dal rapper milanese sono troppo complicati, secondo il presentatore, e quindi non si può utilizzare il mezzo pubblico in maniera così indiscriminata. “Quanto si prefigge il ddl Zan è già previsto dalla nostra Costituzione nei primi dodici articoli, quelli fondamentali“, spiega Baudo: “Lì si legge chiaramente, al primo comma dell’articolo 3, che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, oltre che di condizioni personali e sociali. Il ddl Zan è un raddoppio“.

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Fedez

ultimo aggiornamento: 10 Maggio 2021 9:24

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