I Pearl Jam hanno denunciato una loro cover band: ecco cosa ha spinto Eddie Vedder e compagni a intraprendere le vie legali.
I Pearl Jam hanno denunciato una loro tribute band. Una notizia che sembra paradossale e che è stata raccontata da Tim Love, chitarrista dei Pearl Jamm (sì, con due ‘m’) ai microfoni della BBC: “Ci hanno chiesto di cambiare nome al gruppo, ci hanno chiesto di rinunciare agli indirizzi email, al dominio del nostro sito e ci hanno chiesto di distruggere il nostro merchandising“. A infastidire la band di Seattle sarebbe stato proprio il nome scelto dai propri epigoni, decisamente troppo simile all’originale.
I Pearl Jam denunciano la cover band Pearl Jamm
Tim Love e compagni sono in circolazione dal 2016 circa e hanno ottenuto in questi anni un discreto successo nel circuito delle band tributo, con circa 9mila follower solo su Facebook.
Con un post proprio sul social il gruppo ha voluto indirizzare una lettera alla band di Seattle, quella originale: “Eddie, Jeff, Stone, Mike, Matt, Boom, ci avete spezzato il cuore. Conoscevate la nostra tribute band da anni eppure avete atteso che scoppiasse una pandemia per mandarci delle lettere intimidatorie da parte dei vostri legali. Questi non sono i Pearl Jam che amiamo“.
Quale futuro per i Pearl Jamm?
Love, nella sua intervista alla BBC, ha poi precisato che mai nessuno è andato a uno loro show pensando che a suonare dovessero essere i Pearl Jam veri. Per questo la denuncia sembra loro davvero eccessiva, e avrà conseguenze importanti sulla loro carriera: “Dovremo cambiare il nostro nome e rimettere in piedi tutte le pagine social, perdendo i nostri follower“. La vicenda giudiziaria è però appena iniziata. Si attendono risposte e comunicazioni ufficiali da Vedder e compagni.
Di seguito la loro Alive: