È morto Matthew Seligman: il bassista dei Soft Boys aveva 64 ed era risultato positivo al Coronavirus.
Il Coronavirus ha fatto un’altra vittima nel mondo della musica: è morto Matthew Seligman, noto bassista inglese, all’età di 64. Conosciuto soprattutto come membro dei Soft Boys, è venuto a mancare dopo aver contratto il Covid-19 negli scorsi giorni.
Lo ha annunciato con un lungo messaggio tributo sui social il frontman della band britannica, Robyn Hitchcock. I due erano legati non solo dallo stesso percorso artistico, ma anche da una lunga e sincera amicizia.
Morto Matthew Seligman
Nel suo post di tributo, Robyn parla di Matthew come un “bassista allegro e funky“, dandogli i meriti per l’album più famoso dei Soft Boys, Underwater Moonlight, reso un disco “esuberante“.
“Sono davvero grato di aver lavorato con lui, vedevi il suo viso illuminarsi come la luna piena quando riascoltava una registrazione che gli piaceva“, ha proseguito Hitchock, “sul palco, quando la musica lo emozionava, si agitava e si affannava. Matthew è, era e sarà sempre uno dei grandi. Il mio cuore è con la sua compagna, Mami, con i suoi figli, Daisy e Lily, e con tutti quelli che gli erano vicini“.
Ecco il suo post:
Chi era Matthew Seligman
Oltre che membro dei Soft Boys, Matthew era stato anche bassista dei Thompson Twins, e aveva collaborato con artisti del calibro di Morrissey, Sinead O’Connor e Tori Amos.
La sua apparizione più importante nel mondo della musica fu però quella al fianco di David Bowie, con cui suonò nel 1985 in un’occasione storica: il Live Aid. Con il Duca Bianco collaborò anche nella stesura delle musiche del film Labyrinth e nella registrazione dell’album Absolute Beginners.