È morto Alan White, batterista degli Yes: aveva 72 anni. Nella sua carriera aveva lavorato anche con John Lennon.
Un altro brutto colpo ha messo in ginocchio il mondo della grande musica rock. È morto Alan White, storico batterista degli Yes, uno dei gruppi più importanti del progressive inglese. Aveva 72 anni. Ad annunciarlo è stata la moglie Gigi, che ha firmato una dichiarazione ufficiale insieme ai figli Jesse e Cassi. Purtroppo l’artista era malato da qualche tempo. La sua scomparsa arriva in concomitanza con quella di un altro grande musicista britannico, il tastierista dei Depeche Mode Andy Fletcher.
Alan White degli Yes è morto
Una notizia sconvolgente quella della scomparsa di Alan White, arrivata come un fulmine a ciel sereno per i fan degli Yes, solo poche settimane dopo l’annuncio del rinvio del loro tour per il cinquantesimo anniversario di Close to the Edge.
La band aveva confermato che, per problemi di salute, White non avrebbe comunque partecipato ai concerti. In pochi però si aspettavano che la situazione fosse tanto seria: “Alan White, il nostro amato marito, papà e nonno, è morto all’età di 72 anni nella sua casa di Seattle il 26 maggio 2022, dopo una breve malattia“.
Chi era Alan White
Classe 1949, Alan si era fatto conoscere già da giovanissimo per il suo talento dietro le pelli, ma anche per il suo carattere gentile e amichevole. Dopo aver fatto esperienza in gruppi come Gamblers e Happy Magazine, nel 1968 si era unito al super gruppo formato da Ginger Baker, storico batterista dei Cream, per poi unirsi a John Lennon e alla sua Plastic Ono Band.
Aveva suonato anche con un altro Beatles, George Harrison, in particolare in lavori come All Things Must Pass, per poi entrare nel 1972 negli Yes, il gruppo cui è rimasto maggiormente legato. Con la scomparsa di Chris Squire nel 2015 era diventato il membro più longevo della band.
Di seguito un live del capolavoro Awaken degli Yes: