La morte di Pelé ha sconvolto il mondo intero: anche i cantanti italiani hanno voluto rendere omaggio a O Rei.
Il mondo del calcio, ma forse potremmo dire il mondo intero, piange per la scomparsa di Pelé, l’unico e inimitabile O Rei, uno dei più grandi calciatori della storia. Il 29 dicembre 2022 il mito brasiliano per eccellenza è scomparso, si è arreso dopo una lunga battaglia con un tumore al colon, all’età di 82 anni. Un lutto che ha sconvolto gli appassionati, ma ha colpito al cuore anche chi il mondo del calcio lo ha sempre seguito a distanza.
Perché Edson Arantes do Nascimento non è stato solo un calciatore, ma un simbolo, un’icona, paragonato da qualcuno ai Beatles. E non è un accostamento così sbagliato, anzi. Anche per questo motivo, sono tantissimi gli artisti italiani che hanno voluto omaggiarlo nel giorno della sua scomparsa.
Pelé è morto: i messaggi dei cantanti italiani
Quando scomparse un personaggio di questa portata, tutti si sentono in qualche modo coinvolti, anche chi non ha bene idea di chi o cosa abbia fatto tale persona. Nel caso di Pelé, però, non sapere chi fosse o cosa avesse combinato nella sua vita è davvero difficile. Per questo i messaggi commoventi dei cantanti italiani appaiono più sinceri che mai.
Uno degli artisti che hanno voluto condividere il proprio pensiero per il mito del Santos è stato un altro mito, il nostro Vasco Rossi: “Addio a O Rei, una leggenda immortale. Stasera mi è capitata la sua citazione, che è lo specchio di un vero campione… ‘Il successo non è un caso. È duro lavoro, perseveranza, apprendimento, studio, sacrificio e, soprattutto, amore per ciò che stai facendo o imparando a fare“. Questo il suo post:
Dal re alla regina. Anche Loredana Bertè ha voluto fare un bel saluto al grande calciatore brasiliano: “Ricorderò sempre con affetto quando venivi a prendermi a New York per andare a lezione d’inglese insieme“.
Un ricordo personale quello della coach di The Voice Senior. Più distante, ma molto sentito, anche quello di Piero Pelù: “Non è solo per la nostra assonanza di soprannome (Suo) e cognome (mio), ma per me Pelé rimarrà sempre il più grande di tutti i tempi (in proporzione al livello del calcio di ieri e di oggi). Rimarrai sempre con me, maestro d’arte e di vita“.
Più stringato invece il pensiero di Gianni Morandi, che ha salutato il fenomeno brasiliano sottolineando solo di essere stato fortunato ad averlo conosciuto, come dimostrato da questa foto:
Gli altri omaggi dei cantanti italiani
Se Morandi aveva avuto modo di incrociarlo in qualche occasione, anche Rita Pavone ebbe la stessa fortuna, tra l’altro quando era ancora in attività, nel 1965, come ricordato da una sua foto a Mosca. C’è invece anche chi non può fare a meno di sottolineare il parallelismo che ci ha accompagnati per oltre trent’anni, quello tra lui e Maradona. Lo fa in particolare Gigi D’Alessio: “Adesso potrai palleggiare con Diego. Buon viaggio amico mio“.
E se Roby Facchinetti ha preferito mettere in luce le qualità umane, oltre a quelle calcistiche, di O Rei, Lodo Guenzi de Lo Stato Sociale sottolinea come, con Pelé, se ne vada il meglio del Novecento: “Del 900 non resta più niente a parte i nostalgici dei dittatori. Non il calcio degli uomini non robot, non le lettere d’amore scritte a mano, non l’operaio che avrà il figlio dottore, non il salario minimo, l’emancipazione femminile, lo stato sociale, non la band, le regine, i cantautori, le canzoni per cui valeva ancora la pena. Ci resta T’appartengo, Paola e Chiara, la cedrata Tassoni, i Jalisse e purtroppo i fascisti, molti di più di quanti avremmo pensato. Ti voglio bene 900, ciao o rei“.