Mick Jagger ha infranto le regole della quarantena per poter assistere a Wembley alla semifinale tra Inghilterra e Danimarca di Euro 2020.
Guai in vista per Mick Jagger! Il cantante dei Rolling Stones, un’icona della musica mondiale, ha infranto la quarantena Covid in vigore nel Regno Unito per poter assistere a una partita di calcio. O meglio, a qualcosa di più di una semplice partita: la semifinale di Euro 2020 tra Inghilterra e Danimarca, andata in scena il 7 luglio e conclusasi con il trionfo per 2-1 dei sudditi di sua Maestà. Una soddisfazione che potrebbe costargli caro.
Mick Jagger infrange la quarantena
L’Europeo in corso sta regalando all’Inghilterra soddisfazioni calcistiche che il popolo britannico non viveva da oltre 50 anni. Comprensibile dunque che l’entusiasmo possa portare i tifosi ad agire anche in maniera sconsiderata. Se poi i tifosi in questione sono uomini di quasi 78 anni, con grande carattere e possibilità di pagare senza problemi le conseguenze delle proprie azioni, è chiaro che si possa facilmente finire anche contro la legge.
Proveniente dalla Francia, secondo quanto riportato dal Daily Mail, una volta atterrato in Inghilterra in buon Mick avrebbe dovuto restare in quarantena e isolamento per dieci giorni, secondo quanto disposto ancora in questo momento dalle regole del Regno Unito. Ma le cose non sono andate proprio così…
Mick Jagger: multa in arrivo?
A poche ore dal suo sbarco in Inghilterra, il cantante è stato immortalato tra i 60mila tifosi inglesi che hanno riempito gli spalti di Wembley. Inevitabile a questo punto per lui una multa, anche piuttosto salata: si può arrivare fino a 10mila sterline. Poco male però. La soddisfazione di conquistare la finale lo avrà ampiamente ripagato.
Stando a una fonte a lui vicina, Jagger aveva già programmato una tappa a Londra in queste settimane per finire il nuovo album degli Stones, in arrivo nei prossimi mesi. Ma il richiamo della partita di calcio non poteva lasciarlo indifferente, e così ha accettato di andare incontro alla multa e alle polemiche, senza battere ciglio. Anche perché, fa sapere la stessa fonte, aveva fatto i test Covid prima e dopo il volo, ed è stato attento anche durante la partita e nelle ore successive.