Michele Bravi ha chiesto di patteggiare a un anno e sei mesi per l’omicidio stradale di cui è stato protagonista nel 2018 a Milano.
Si sta evolvendo la questione relativa all’omicidio stradale di cui è accusato Michele Bravi. Il cantante vincitore di X Factor 2013 ha chiesto il patteggiamento per un anno e sei mesi. Lo riferisce l’Ansa.
L’artista fu coinvolto in un incidente il 22 novembre 2018. In quella circostanza la sua auto colpì una motocicletta, uccidendo la donna di 58 anni che era alla guida del veicolo a due ruote. Stando alle ricostruzioni, sarebbe stata una manovra azzardata di Bravi a portare all’impatto.
Michele Bravi chiede il patteggiamento
Davanti al gup Aurelio Barazzetta, il 23 gennaio 2020 l’avvocato del cantautore, Manuel Gabrielli, ha richiesto il patteggiamento. Questo il commento del legale: “Michele è distrutto, è anche lui vittima di questo procedimento, ha scelto lui di andare al patteggiamento. Sono cose che possono succedere a tutti“.
L’avvocato ha quindi continuato raccontando il comportamento corretto dell’artista in questi anni. Le vittime, che si sono costituite parti civili, sono state risarcite, e inoltre ha anche scritto loro una lettera alcuni mesi fa “per dirgli del suo dolore, per mostrargli la sua vicinanza e il vuoto che porta con sé“.
Le accuse dell’associazione familiari vittime della strada
La richiesta di patteggiamento avanzata dal legale di Bravi ha però portato a una dura reazione da parte dell’associazione familiari vittime della strada, che si è costituita parte civile.
Spiega Andrea Pallotti, presidente dell’associazione: “Il patteggiamento a un anno e sei mesi è vergognoso per chi ha ucciso una persona. Non si tratta di una cosa che può capitare a tutti, capita a chi sbaglia“. L’udienza è stata rinviata all’11 marzo.
Di seguito Il diario degli errori, il brano di Michele a Sanremo 2017: