Anche l’ex assistente di Marilyn Manson ha denunciato il Reverendo per molestie, violenza sessuale e percosse.
Nel corso degli ultimi mesi, vi abbiamo riportato le varie denunce che sono state effettuate nei confronti di Mariluyn Manson da parte di ex fidanzate e collaboratori. La storia non sembra volersi concludere, visto che il Reverendo è stato denunciato anche dalla sua ex assistente che lo ha accusato di molestie, violenza sessuale e percosse. Ashley Walters iniziò a lavorare come assistente per Marilyn Manson nel 2010, dopo che iol cantante la contattatò tramite i social media per complimentarsi delle sue fotografie. Walters, che è una fotografa, ha riferito di aver risposto ai suoi commenti al fine di “discutere di una potenziale collaborazione creativa”.
Marilyn Manson denunciato dall’ex assistente per molestie, percosse e violenza sessuale
Non accenna ad attenuarsi il vortice di denunce che coinvolge da mesi Marilyn Manson. Il musicista, infatti, è stato denunciato dalla sua ex assistente, Ashley Walter, per violenza sessuale, percosse e molestie. Quando la donna accettò di vederlo per concordare una “collaborazione creativa“, come lei stessa l’ha definita, l’appuntamento si tenne nella casa del Reverendo, ubicata a West Hollywood. La Walters afferma che Manson non le avrebbe permesso di andarsene prima di prendere parte a un servizio fotografico improvvisato, durante il quale Manson avrebbe insistito affinché si togliesse la maglietta.
Dopo il servizio fotografico, la donna ha avviato una causa il 18 maggio presso la Corte Superiore di Los Angeles, in cui si afferma che Manson avrebbe spinto la Walters sul suo letto e tentato di baciarla senza consenso. Avrebbe, poi, continuato a morderle l’orecchio e tentato di metterle la mano sui genitali. La fotografa avrebbe evitato le avances del musicista e, da quel momento, è scappata dalla casa dell’artista.
In seguito all’incidente, la Walters afferma che Manson avrebbe iniziato a inviarle messaggi, in maniera incessante, dicendo che era entusiasta di iniziare a lavorare con lei in modo creativo. Si offrì di raddoppiarle lo stipendio, se fosse diventata assistente. Il suo avvocato afferma che “ha inconsciamente preso la decisione di concentrarsi sui loro interessi condivisi e ignorare l’esperienza traumatizzante di essere stata inchiodata al suo letto”.
Le accuse dopo la collaborazione con il Reverendo
Nel corso del suo lavoro con il musicista, Ashley Walters ha accusato Manson di aver abusato del suo potere e di averle imposto turni di 48 ore e di attuare sempre un comportamento aggressivo che l’avrebbe intimidita. Secondo le accuse mosse contro Manson, il musicista avrebbe “distrutto frequentemente mobili, dispositivi elettronici e altri oggetti nella sua casa durante gli attacchi di rabbia“.
Inoltre, pare che Manson avrebbe ordinato ai suoi dipendenti di “dire cose dannose o offensive o indossare accessori nazisti mentre li registrava in modo da avere garanzie nel caso in cui avessero parlato contro di lui“. Non solo: avrebbe “anche fatto irruzione nei personal computer dei suoi dipendenti nella speranza di trovare informazioni dannose da poter utilizzare come ricatto“.