Morgan ha parlato del suo nuovo programma in radio e del Festival di Sanremo 2020, affidato interamente ad Amadeus.
Quando Morgan parla, vien fuori sempre un terremoto mediatico. Personaggio sopra le righe, l’ex Bluvertigo non si è mai tirato indietro dal commentare le notizie d’attualità, anche tirando fuori la ‘sua’ scomoda verità.
Così, nel corso di un’intervista al Correre della Sera per presentare il suo nuovo programma radiofonico, l’artista ha concesso anche qualche battuta sul Festival di Sanremo 2020, affidato alla presentazione e direzione artistica di Amadeus. Un nome su cui Morgan ha qualcosa da ridire…
Morgan su Sanremo, Amadeus e Claudio Baglioni
Dopo averlo definito un grande professionista, Morgan ha commentato così la scelta della Rai di affidare all’ex conduttore di L’eredità Sanremo: “Come chiamare un elettricista a riparare un lavandino. Spero almeno che faccia dei quiz sulla musica. Oggi tutti si intendono di musica, ma la competenza è un’altra cosa“.
Ma dalle critiche non è esente nemmeno l’ultimo patron di Sanremo, Claudio Baglioni, che ha tenuto le redini della rassegna nel 2018 e nel 2019. Lui infatti era “perfetto“, solo che per Morgan ha trasformato il Festival in un suo concerto, cantando ogni tre minuti dei suoi brani. Una cosa che ha infastidito l’ex coach di The Voice: “Io mi sarei vergognato“.
Tra l’altro, l’ex Bluvertigo ha anche ammesso di aver proposto alla Rai un progetto per Sanremo insieme a Piero Chiambretti. Ma evidentemente si sarebbe trattato di qualcosa di troppo rivoluzionario per i vertici della televisione pubblica.
Il nuovo programma di Morgan in radio
Parlando invece del suo nuovo format radiofonico, l’artista ha affermato che racconterà la storia di otto grandi cantautori, da Battiato a Paoli, e partendo dalle canzoni cercherà di dipingere un affresco sociale completo, gestendo il dibattito nel ruolo di afitrione.
In ogni puntata inviterà un ospite che conosca il protagonista, sia esso un parente o un amico, e poi cercherà di coinvolgere quelli che definisce gli ‘inarrivabili‘, come ad esempio Mina, o Giorgio Moroder, o Ennio Morricone.
Ma ovviamente penserà anche ai giovani. E allora spazio a personaggi come Achille Lauro o Willie Peyote o, perché no, Young Signorino. Insomma, gli ingredienti per un grande show sembrerebbero esserci. Staremo a vedere, o meglio ad ascoltare.
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