Bella ciao: la storia e il significato del canto simbolo della Resistenza
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Bella ciao: la vera storia e le versioni migliori del canto simbolo della Resistenza

Bandiera italiana

La vera storia di Bella Ciao: origini, e significato del canto simbolo della Resistenza partigiana al nazi-fascismo.

Da decenni ormai in Italia c’è un canto popolare che è associato alla Giornata della Liberazione dal nazi-fascismo, le Festa del 25 aprile: Bella ciao. Se tutti la conoscono, almeno nel suo ritornello che ha saputo conquistare il mondo, non sono in molti ad aver presente la storia e le origini di un canto ben più antico di quanto si possa credere. Andiamo a riscoprire insieme le origini, ancora oggi piuttosto misteriose, di Bella ciao, e la sua storia fino ai giorni nostri, senza dimenticare di ascoltarne alcune versioni moderne che ancora oggi fanno ballare milioni di persone.

La vera storia di Bella ciao

Stando alle ricostruzioni tradizionali, Bella ciao si farebbe risalire a un canto intonato dalle mondine del vercellese nei primi anni del Novecento, attorno al 1906. In questa prima versione non si cantava certo di resistenze belliche, bensì dello sfiorire della giovinezza causata dal duro lavoro nelle risaie.

Bandiera italiana
Bandiera italiana

Da diversi anni però questo collegamento diretto tra Bella ciao e il canto delle mondine non sembra più convincere gli studiosi. L’origine della versione che tutti ancora oggi conosciamo viene fatta risalire addirittura da Costantino Nigra, nella sua opera Canti piemontesi, a una canzone dal titolo Fior di Tomba, il cui tema è l’abbandono da parte del proprio amore. Un brano probabilmente di derivazione francese e risalente al Cinquecento.

Quale che sia la sua origine, comunque, negli anni della Resistenza Bella ciao venne recuperata, trasformata nel testo e utilizzata come canto di saluto alle proprie amate da parte dei partigiani in partenza verso quelle battaglie che, spesso, significavano morte onorevole per i propri ideali.

Di seguito l’audio di Bella ciao:

Bella ciao: le cover migliori

Ovviamente nel corso degli anni sono stati in moltissimi a cimentarsi con un canto popolare di tale importanza e bellezza. Oltre ai vari gruppi combat folk / rock di casa nostra, come i Modena City Ramblers, la Banda Bassotti o i Gang, vale la pena ricordare le notevoli versioni di Milva, di Giorgio Gaber e di Goran Bregovic. La prima incisione di Bella ciao risale al 1963, ad opera di Sandra Mantovani e Fausto Amodei. Gaber la incise nel 1967, il ‘reuccio’ Claudio Villa nel 1975. Ascoltiamo insieme la sua versione:

Ma nel corso degli anni sono tantissimi gli artisti, italiani e non, che ci si sono voluti cimentare. E anche appartenenti ai generi più disparati. Oltre ai già citati, ricordiamo gli Ska-P, Chumbawamba, Tom Waits e Hardwell.

Di seguito una delle versioni remix di Bella ciao, firmata dal deejay Steve Aoki:

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ultimo aggiornamento: 25 Aprile 2023 8:09

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