Katy Perry, Smile debutta al quinto posto nella classifica degli album degli Stati Uniti: i numeri deludono ancora la popstar americana.
C’è poco da sorridere per Katy Perry. Almeno dal punto di vista della carriera. La popstar americana, reduce dalla nascita della sua prima figlia, Daisy Dove, frutto dell’amore con il suo Orlando Bloom, ha pubblicato il 28 agosto il suo sesto album, Smile. Ma i risultati non sono stati quelli non tanto immaginati, ma sperati nel profondo del proprio cuore. KP6 non è infatti riuscito ad andare oltre il quinto posto al debutto, in un periodo tra l’altro non ricco di uscite. E ora il futuro è un’incognita…
Katy Perry: Smile al quinto posto negli USA
C’era un tempo in cui Katy poteva lottare ad armi quasi pari con Lady Gaga per lo scettro di popstar più importante al mondo. Quel tempo è però ormai lontano, e al momento la cantante di Roar non sembra più in grado di raggiungere determinati risultati.
Anticipato da due singoli i cui risultati facevano presagire qualcosa di non particolarmente buono, Smile ha venduto nella prima settimana in America 50mila copie, di cui 35mila fisiche, debuttando al quinto posto e facendo peggio anche del predecessore Witness, che pure arrivò al primo posto al debutto nella Billboard 200 con oltre 180mila copie vendute (un numero già dimezzato rispetto al disco precedente). In altre parole, la parabola della Perry sembra essere in fase decisamente discendente.
Katy Perry: una delusione pronosticabile
D’altronde, i risultati tiepidi, a dir poco, dell’album della popstar erano del tutto preventivabili. A livello di ascolti i singoli non avevano raggiunto risultati straordinari. Basti pensare che la title track non aveva debuttato nemmeno nella Billboard Hot 100. Che l’album potesse fare di meglio dunque era quantomeno inverosimile.
Quello che forse però non ci si poteva aspettare è che Smile non arrivasse al primo posto in nessuna classifica dei principali paesi: se negli USA è al quinto posto, in Australia si ferma al secondo, in Germania al 14esimo, in Italia al decimo, nel Regno Unito al quinto. E la preoccupazione adesso è un’altra: quante posizioni perderà il disco nella seconda settimana? Di seguito il video di Smile: