Guns N’ Roses, Sweet Child O’ Mine: il testo, la traduzione e il significato della canzone più famosa della band.
Tra le canzoni che hanno contribuito a trasformare i Guns N’ Roses in una band leggendaria, in grado di rimanere per sempre nella storia del rock, c’è sicuramente Sweet Child O’ Mine. Come tutti gli altri classici di Appetite for Destruction, anche questo iconico brano è ancora oggi uno dei più amati non solo della loro discografia, ma anche della storia della musica, con un riff iniziale che è diventato la suoneria di milioni di persone in tutto il mondo. E la fama del pezzo è provata anche dal fatto che sia stata scelta per i trailer del film Thor: Love and Thunder del 2022, una pellicola arrivata a oltre trent’anni dall’uscita del pezzo. Ma qual è il significato del testo di questa straordinaria canzone?
Il testo e la traduzione di Sweet Child O’ Mine
Singolo estratto nell’estate del 1988 dal primo straordinario album della band, Sweet Child è stato l’unico nella loro storia a raggiungere la vetta della Billboard Hot 100, la classifica delle canzoni negli Stati Uniti. A fine anno risultò il quinto brano più venduto di quell’anno in America.
Di seguito il video con il testo di Sweet Child O’ Mine:
Scritta da Axl Rose, con l’aiuto in fase di composizione degli altri principali musicisti, Slash, Izzy e Duff, è incentrata su Erin Everly, ex moglie del cantante, ed è di fatto come una sorta di lettera d’amore per lei (all’epoca i due erano fidanzati).
Di seguito il video con la traduzione del testo:
Il significato di Sweet Child O’ Mine
L’interpretazione del testo di questa canzone, così intima e personale per Axl, è semplice. Il protagonista è in realtà un uomo adulto che si innamora di una ragazza molto più giovane di lui, e che pensando a lei rievoca sensazioni ed emozioni che lo riportano a quando era più giovane, o addirittura alla sua adolescenza e infanzia.
Apparentemente slegata dal resto del testo è l’ultima strofa, “where do we go“. Sembra che questa parte sia stata scritta da Axl in un momento in cui, privo di ispirazione per la chiusura del brano, continuava a chiedersi “where do we go, dove stiamo andando“. Una frase che piacque al produttore Spencer Proffer, che consigliò quindi di inciderla e metterla come finale della canzone.