Fedez e Chiara Ferragni hanno lanciato una raccolta fondi per il San Raffaele di Milano contro il Coronavirus: la coppia ha donato 100mila euro.
Fedez e Chiara Ferragni si pongono in prima linea per la lotta al Coronavirus. In una situazione di gravissima emergenza a causa del dilagare dell’epidemia, la coppia d’oro dello showbiz italiano ha deciso di agire per cercare di aiutare chi in questo momento sta lottando per salvare delle vite.
Il rapper e la fashion blogger hanno aperto una raccolta fondi, donando una somma molto ingente, per cercare di creare nuovi posti letto nel reparto di terapia intensiva.
Fedez e Chiara Ferragni donano 100mila euro
Sui loro account social ufficiali, Federico e Chiara hanno ufficializzato la loro decisione di fare una donazione (da 100mila euro) per il San Raffaele e di aprire una raccolta fondi per creare nuovi posti letto.
Questo il post pubblicato dal rapper: “Abbiamo deciso di lanciare attraverso una donazione personale una raccolta fondi in favore dell’ospedale San Raffaele destinata alla creazione di nuovi posti letto nel reparto di terapia intensiva necessari ad affrontare l’emergenza sanitaria del Coronavirus. Aiutateci a condividere il più possibile“.
Fedez e Chiara Ferragni: raccolta fondi per il San Raffaele
L’iniziativa è stata promossa con la collaborazione del professor Alberto Zangrelli, primario di terapia intensiva e generale dell’ospedale San Raffaele di Milano.
Il numero degli ammalati per insufficienza respiratoria iniziano infatti ad aumentare, e i posti letto non sono abbastanza per fronteggiare questa grave crisi. Un posto letto per la terapia intensiva ha un costo altissimo, molto più alto di quello della normale degenza. Per questo è importante agire per cercare di aiutare al più presto chi ne ha bisogno.
Lo stesso dott. Zangrillo ha dichiarato riguardo all’iniziativa di Chiara e del rapper: “È un contributo concreto che apprezziamo moltissimo e che speriamo sia di esempio per molti. Noi continuamo la nostra battaglia, che vinceremo, contro questa emergenza straordinaria, dove le terapie intensive rappresentano l’unica possibilità di guarigione per i pazienti più gravi“.