Dopo Elodie, anche Fedez attacca il senatore Pillon e la Lega, colpevoli di aver bloccato la legge Zan contro l’omotransfobia e la misoginia.
A favore della legge Zan scende in campo Fedez! Dopo l’attacco di Elodie al senatore Pillon e alla Lega, anche il rapper milanese ha utilizzato le sue storie per far sentire forte la sua voce. Dopo il rinvio della discussione, il senatore leghista aveva esultato pubblicamente: “Anche per oggi niente Zan. Ne parleremo più avanti, con la speranza che prevalga il buonsenso (…) Con buona pace di Elodie e di tutta la compagnia cantante“. Parole che hanno fatto andare su tutte le furie il rapper, che è così andato all’attacco su Instagram!
Fedez difende la legge Zan
Non poteva passare sotto silenzio quanto dichiarato da Pillon. E infatti uno di quegli artisti della “compagnia cantante“, Fedez, ha colto la palla al balzo per rispondergli per le rime sui social. Per prima cosa l’artista ha spiegato cos’è la legge Zan: “Un disegno di legge che attua nuove misure di prevenzione e di contrasto della discrimanzione e della violenza per motivi fondati sul sesso, l’orientamento sessuale, l’identità di genere e la disabilità, in sostanza dà più diritti a chi non ne ha“.
Nel prosieguo del suo intervento il rapper ha sottolienato come Pillone e la Lega abbiano già in passato osteggiato la discussione su questo tema, gisutificandosi così: “Questa legge non va bene perché darebbe il via libera agli uteri in affitto (secondo una dichiarazione dello scorso luglio, ndr), che è un bel titolo, ma il tema è che dentro il ddl Zan non si parla di uteri in affitto. Ma guarda un po’…“.
Fedez contro il senatore Pillon
Dopo aver fatto il punto della situazione, il cantante di Chiamami per nome sceglie di passare al contrattacco nei confronti dello stesso Pillon e delle sue dichiarazioni, ritenute esilaranti. “Ma scusi, Pillon, lei ha basato la sua intera carriera politica trattando solo ed esclusivamente questi temi“, afferma il rapper: “Lei è famoso per essere quello del Fmaily Day e oggi si toglie dal dibattito così? Non è da lei, entriamo nel dibattito, ma non che mi dice che ci sono altre priorità, perché se vogliamo parlare di priorità parliamo di priorità: vogliamo parlare della priorità di come sta gestendo la Lega il piano vaccinale Lombardia? Vogliamo parlare di come la Lega non sia riuscita a costruire una terapia intensiva spendendo decine di milioni di euro durante l’emergenza?”.
Dopo aver quindi mostrato un intervento del senatore al Family Day in cui affermava come fosse una vergogna che in questa società si permettesse ai bambini di truccarsi, l’artista ha aggiunto: “Le dico una cosa da padre signor Pillon. Io ho un figlio di tre anni che gioca con le bambole e questa cosa non desta alcun tipo di turbamento in me e non mi turberebbe anche se un giorno dovesse sentire l’esigenza di truccarsi, mettersi il rossetto, mettersi lo smalto, una gonna, perché ha il diritto di esprimersi come meglio crede. La cosa che mi destabilizzerebbe, invece, sarebbe sapere che vive in uno Stato che non tutela il suo sacrosanto diritto di esprimersi in piena libertà cercando di arginare le dinamiche discriminatorie e violente. Questa per me è una priorità“.
Di seguito il video di Fedez: