Fabrizio Moro è tornato a parlare del periodo buio in cui è stato dipendente dalla droga, e ha spiegato come è riuscito a uscirne.
Fabrizio Moro si drogava per sfuggire da una dura realtà. Lo ha confessato nuovamente il cantautore di San Basilio in un’intervista a Il Messaggero. Ormai ‘pulito’ da anni, l’artista è tornato a parlare di uno dei momenti più difficili della sua vita, spiegando anche come è riuscito a uscirne. Ecco le parole dell’artista romano, che ha anche toccato un altro argomento importante, ovvero l’impatto della pandemia sui figli Libero e Anita.
Fabrizio Moro e la droga: la confessione del cantante
Come tante altre persone che si rifugiano nelle droghe, anche Fabrizio è entrato in questo tunnel per cercare di staccarsi da una realtà impossibile. Ma al posto di migliorare la sua condizione, ha iniziato ben presto a fare i conti con gli effetti devastanti delle sostanze stupefacenti. E a questo punto è scattato in lui un forte desiderio di sopravvivenza, e ha fatto di tutto per uscirne, riuscendoci dopo un lungo percorso.
Le sue parole su questo argomento delicatissimo sono molto significative: “Iniziai a stare male, avevo paura di morire, di fare la fine di alcuni miei amici. Mi salvai grazie alla mia coscienza. Cosa mi diede la spinta? Il desiderio di realizzarmi, attraverso la mia passione per la musica. E di diventare genitore. Non mi accontentavo di rimanere lì, relegato in un contesto di periferia, disagiato e malmesso anche dal punto di vista fisico“.
Fabrizio Moro, la pandemia e i figli
Il cantautore di San Basilio ha quindi parlato anche del rapporto con i suoi figli, soprattutto degli effetti che la pandemia ha avuto su di loro. Stando alle sue parole, il più grande, Libero, è diventato un adolescente più insofferente dopo mesi chiusi in casa senza poter uscire, giocare a calcio, sfogarsi in qualche modo. Per Anita l’impatto è stato minore. Tuttavia, il timore di Moro è un altro: “Credo che gli effetti veri della pandemia sulla psicologia dei ragazzi li vedremo solo tra qualche anno“.