Homo Sapiens: la carriera, i membri e le curiosità su un gruppo che ha fatto la storia del Festival di Sanremo.
Prima dei Måneskin, degli Stadio, dei Pooh e anche dei Matia Bazar. Prima di da ogni tutti, a portare un gruppo alla vittoria del Festival di Sanremo ci pensò una band degli anni Settanta che oggi in pochi ricordano, se non per il loro maggior successo: gli Homo Sapiens. Vero, in realtà verso la metà del decennio precedente avevano già conquistato una vittoria nella kermesse i New Christy Ministrels, un gruppo folk americano. Ma era un’altra epoca del Festival, e la loro vittoria fu in abbinamento con Bobby Solo. Gli Homo Sapiens invece, precursori di Damiano e compagni, ci riuscirono da soli, facendo letteralmente la storia, salvo poi scomparire (o quasi) negli anni successivi. Scopriamo insieme alcune curiosità sulla loro carriera e la loro vita privata.
Chi sono gli Homo Sapiens
La storia della band, per molti anni formata solo da artisti uomini, inizia nel 1966. Conosciuti nei primi anni con il nome di I Tarli, solo nel 1971 adottano quello con cui saranno destinati a passare alla storia. Nati nella wave del beat in Italia, poi trasformato in vero e proprio prog (il chitarrista è Rodolfo Maltese, futuro membro del Banco), nei primi tempi collaborano spesso con Herbert Pagani, prima di trovare la loro stabilità in una dimensione decisamente più pop, grazie all’ingresso di Maurizio Nuti.
Nel 1974 debuttano a Un disco per l’estate con il brano Oh Mary Lou, ma il vero successo arriva solo l’anno successivo, quando si presentano alla stessa manifestazione con Tornerai tornerò, la canzone che li consacra: il brano venderà in tutto 6 milioni di copie in tutto il mondo, venendo tradotta in sei lingue diverse.
Al culmine della loro carriera, per puro caso arrivano a partecipare nel 1977 anche al Festival di Sanremo, per sostituire Mal. Il cantante italo-inglese avrebbe infatti dovuto prendere parte alla kermesse con il brano Bella da morire, ma per una serie di impegni professionali collegati al brano Furia è costretto a dare forfait alla kermesse, dando spazio proprio al gruppo, che eredita la sua canzone e conquista incredibilmente la vittoria:
In seguito a una crisi della discografia italiana, la loro carriera però si interrompe incredibilmente solo cinque anni dopo, nel 1982, ponendo fine di fatto al loro periodo d’oro. Gli Homo Sapiens provano infatti a rimettersi insieme nel 1990, con un cambio di formazione, ma non riescono più a raggiungere il successo del passato. Nel 2000 accolgono per la prima volta nella loro line up una donna, Simona Cerrai, che diventa per due anni la cantante principale. Non riescono però a riconquistare le luci della ribalta.
Saltuariamente riescono comunque a farsi rivedere anche in televisione, all’interno di diverse trasmissioni, tra cui Domenica In e I soliti ignoti. Oggi continuano però a suonare, senza sosta, in attesa di poter avere una nuova grande occasione, come avuta ad esempio dai Cugini di Campagna.
La formazione degli Homo Sapiens
Questi i membri attuali del gruppo: Marzio Mazzanti (voce e basso), Claudio Lumetta (voce e batteria), Maurizio Nuti (voce e chitarra), Stefano Vincenti (voce, tastiere, chitarra), Maurizio Novi (voce e tastiere), Ivano Petti (batteria).
Questo invece un elenco di ex componenti: Rodolfo Maltese, Robustiano Pellegrini, Alessandro Pieri, Pierpaolo Guerrini, Simona Cerrai e Alessio Mosti.
Homo Sapiens: la discografia in studio
1974 – Homo Sapiens
1975 – Tornerai, tornerò
1976 – Pecos Bill
1977 – Bella da morire
1978 – Due mele
1980 – Homo Sapiens
1990 – Presagio di mare
Sai che…
– Avrebbero dovuto partecipare a Sanremo nel 2005, ma la loro canzone è stata esclusa.