Louis Armstrong: la carriera, la vita privata e le curiosità sul jazzista più famoso e amato della storia, ricordato per capolavori come What a Wonderful World.
Louis Armstrong è il padre del jazz per come lo conosciamo ancora oggi. Uno dei geni musicali più importanti del Novecento. Un esempio di come il talento sfugga alle regole dello studio ferreo. Può servire imprigionarlo con l’impegno e la disciplina, ma se lo si possiede si può arrivare a traguardi che gli altri nemmeno immaginano. Riscopriamo insieme alcune curiosità sulla carriera e la vita privata di questo fantastico artista e uomo straordinario, dal sorriso sincero e contagioso.
Chi era Louis Armstrong: la biografia e la carriera
Sgombriamo subito il campo da equivoci. Con la luna Louis Armstrong c’entra poco o nulla. A mettere piede sul satellite fu Neil Armstrong, nemmeno un lontano parente del nostro Louis. Detto questo, chiariamo subito che ciclista Louis Armstrong non lo era e non lo è mai stato. Anche in questo caso si tratta di un’omonimia nel cognome, ma quell’Armstrong è Lance.
Louis Daniel Armstrong è stato ‘solo’ uno dei più grandi jazzisti e dei più influenti musicisti del secolo scorso. Una bazzecola. Nato a New Orleans il 4 agosto 1901 sotto il segno del Leone in una famiglia povera (i nonni erano stati schiavi), crebbe in un sobborgo residenziale, senza il padre, che abbandonò la famiglia quando era ancora un neonato.
Negli anni della scuola per aiutare la propria famiglia si guadagnava qualcosa raccogliendo carta e resti di cibo che vendeva a vari ristoranti. Ma ciò che riusciva a portare a casa era troppo poco, e così la madre era costretta a prostituirsi.
La sua fu una vita di grandi stenti, tra la miseria e la sofferenza per la discriminazione razziale subita dalla sua gente. A sollevarlo però intervenne fin da subito la passione per una musica nera che all’epoca veniva chiamata ragtime. Il jazz come genere che tutti conosciamo doveva ancora nascere.
Espulso dalla scuola a 11 anni, iniziò a cantare in un quartetto e a suonare la cornetta. Il ragazzo aveva talento, ma non disciplina. Fu il professor Peter Davis, una figura importantissima nella sua vita, a regalargli quella serietà necessaria per raggiungere i propri obiettivi. E le lezioni del professore gli servirono, anni dopo, quando finalmente riuscì a entrare nella banda di Fate Marable, la più rinomata della città. A vent’anni ormai Louis era capace di leggere la musica e riusciva anche a cimentarsi con i primi assolo di tromba, creando uno stile tutto suo, molto riconoscibile.
Presto iniziò a cantare, oltre che suonare, e divenne una piccola star nel suo campo, tanto da essere chiamato nel 1922 a trasferirsi a Chicago. Tra varie peripezie, conoscenze importanti e passaggi da una città a un’altra, Louis divenne uno dei personaggi principali della nascente scena jazz. Il resto è leggenda. Negli anni incise tantissimi brani divenuti degli standard del genere e influenzò praticamente tutta la musica nera del Ventesimo secolo.
Di seguito Louis Armstrong in When the Saints Go Marching In:
La morte di Louis Armstrong
Il 6 luglio 1971 un infarto ci portò via Louis nella sua casa del Queens, a New York. Poco prima di andarsene, pare abbia detto: “Penso di aver avuto una bella vita. Non ho pregato per ciò che non potevo avere e ho avuto all’incirca tutto ciò che desideravo, perché ci ho lavorato“. Venne sepolto nel Flushing Cemetery.
Al suo funerale presero parte Nelson Rockfeller e grandi personalità del mondo della musica come Ella Fitzgerald, Duke Ellington, Dizzy Gilespie, Count Basie e Frank Sinatra.
La vita privata di Louis Armstrong: moglie e figli
Louis Armstrong ha avuto quattro mogli. La prima, Daisy Parker, sposata il 19 marzo 1918. Insieme adottarono un bambino di tre anni, Clarence, figlio di una cugina di Louis morta dopo il parto. Il piccolo era mentalmente disabile, e il jazzista promise di prendersene cura nel resto della vita. Il matrimonio però naufragò molto presto.
Armstrong si risposò con la pianista Lil Hardin nel 1924, ma si separò pochi anni dopo. Dal 1938 al 1942 fu sposato con Alpha Smith, e infine dal 1942 alla sua morte fu sposato con Lucille Wilson.
Sai che…
– Louis Armstrong era alto 1 metro e 68.
– Ha sempre dichiarato di essere nato il 4 luglio 1900, un anno prima rispetto alla sua data di nascita reale.
– Da ragazzo era conosciuto con il nome di Dippermouth perché aveva l’abitudine di rinfrescarsi con un mestolo immerso in un secchio d’acqua.
– Gli altri suoi soprannomi più famosi erano Satchmo e Pops.
– Fu un massone membro della Loggia Montgomery di New York e finanziò le attività di Martin Luther King Jr., pur senza mai schierarsi politicamente in pubblico.
– Era molto generoso. Si dice che abbia donato più soldi di quanti ne abbia mai tenuti per sé.
– Amava i bambini.
– Aveva una passione per la cucina semplice, quella della sua infanzia.
– Coltivava anche una segreta passione per la scrittura.
– Partecipò al Festival di Sanremo nel 1968 col brano Mi va di cantare, abbinato all’amica Lara Saint Paul, di origini eritree.
– Qualcuno si chiede se Louis Armstrong fosse cieco. La risposta è ‘no’.
– Fu uno dei pionieri, tra le altre cose, dello scat, tecnica che ha fatto la fortuna anche del nostro Lucio Dalla.
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