Chi era Augusto Daolio, il cantante dei Nomadi
Vai al contenuto

In memoria di Augusto Daolio, il vagabondo della musica italiana

Microfono cantante

Augusto Daolio: la biografia, la carriera, la vita privata e le curiosità sul cantautore e pittore, storica voce dei Nomadi.

Augusto Daolio è stato un artista poliedrico, capace di scrivere grandi canzoni pop ma anche testi impegnati e politici, con uno stile sferzante. Spirito libero, un po’ Bob Dylan, un po’ Francesco Guccini, ha lasciato in eredità alcune delle canzoni più belle degli anni Sessanta e Settanta. Andiamo a ripercorrere insieme la sua carriera.

Chi era Augusto Daolio: biografia e carriera

Augusto Daolio nacque a Novellara, in provincia di Reggio Emilia, il 18 febbraio 1947 sotto il segno dell’Aquario. Cresciuto nell’epoca del beat, si appassionò alla musica da adolescente e fondò con l’amico Beppe Carletti il suo primo gruppo, i Monelli, capace di ottenere un discreto successo, almeno localmente.

Microfono cantante
Microfono cantante

Fu il 1963 la data di nascita però del nuovo gruppo di Augusto e Beppe: i Nomadi, una formazione destinata a fare la storia della musica italiana. Nella band, Augusto divenne il cantante, l’autore dei testi e più in generale il trascinatore.

Nato come gruppo beat, quello dei Nomadi fu un complesso capace di spaziare dal rock al pop, con vaghe incursioni prog e uno sguardo sempre interessato anche al folk di carattere politico. Tra le loro canzoni più famose in assoluto arrivò nel 1972 Io vagabondo:

A distinguere Augusto da altri artisti era la sua semplicità, la sua umiltà. Qualità che gli permettevano di mettersi a contatto con il pubblico non solo durante i concerti, ma anche nella vita di tutti i giorni.

Dotato di una voce leggermente nasale ma capace di grandi mutamenti, ebbe nel carisma uno dei suoi punti di forza. Furono però anche i suoi testi dalla poetica malinconica ma efficace a renderlo un simbolo della musica italiana anni Sessanta e Settanta.

Augusto Daolio: la malattia e la morte

Agli inizi del 1992 Augusto iniziò a star male. Per molto tempo sembrò riuscire a tenere a bada il proprio problema di salute. Tuttavia, la scomparsa del suo storico amico Dante Pergreffi nel maggio dello stesso anno peggiorò la sua situazione e lo portò all’improvvisa scomparsa il 7 ottobre 1992 a soli 45 anni.

A portarlo via fu un cancro ai polmoni. La tomba di Augusto Daolio si trova ancora oggi al Cimitero di Novellara, il paese che aveva dato i natali al grande cantautore.

La vita privata di Augusto Daolio: moglie e figli

La vita privata di Augusto Daolio non è stata avvolta nel mistero, seppur l’artista si sia sempre allontanato dalle cronache mondane. Non ha mai avuto figli, ma al suo fianco ha avuto per 23 anni, fino alla sua morte, un’unica donna, Rosanna Fantuzzi, detta Rosy.

Leggi anche
In memoria di Augusto Daolio, il vagabondo della musica italiana

Sai che…

– Amava la montagna.

– L’ultimo concerto di Augusto Daolio fu quello di Masone, vicino Genova, dell’8 agosto 1992, a pochi mesi dalla tragica scomparsa.

– Aveva rivelato alla compagna che l’unica cantante italiana con cui avrebbe duettato volentieri era Fiorella Mannoia.

– Non solo musicista. Augusto è stato anche un pittore e scultore autodidatta di grande talento. I suoi quadri furono esposti la prima volta nel 1991 a Novellara, e ancora oggi vengono messi in mostra dall’associazione Augusto per la vita, che raccoglie fondi per la ricerca oncologica.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 5 Gennaio 2024 19:39

Quello che non sai su Fabio Concato, il cantautore con il jazz nel sangue