Bugo su Twitter si sfoga con le prime manovre del nuovo governo Meloni, a partire dalla norma anti-rave: le parole del cantante.

Da star di Sanremo a star di Twitter, il passo è breve per Bugo. Il cantautore protagonista dell’evento più controverso della storia del Festival, ormai quasi tre anni fa, si sta trasformando, pian piano, in una vera tweet-star. Un personaggio che vive a lungo sul noto social e che si lascia andare a commenti su tutto: sulla musica, sulla sua passione juventina ma anche sulla politica. Non poteva mancare, ad esempio, il suo commento sulla controversa norma anti-rave che sta facendo molto discutere, e che ha sollevato un certo sdegno da parte dell’artista piemontese.

Bugo contro il governo: le parole del cantante

Sempre pronto a dire la sua e a non nascondere la sua opinione, Cristian non ha voluto entrare nel merito della norma anti-rave, un argomento molto scivoloso che ha trovato d’accordo molte persone, ma ha sollevato anche numerose critiche da parte di un’altra bella fetta di italiani. Il pensiero di Bugo sembra invece un altro: era davvero una priorità?

Bugo
Bugo

In una fase come quella che stiamo vivendo, molto delicata dal punto di vista socio-economico, la sensazione è che si potesse iniziare a lavorare a partendo da altri temi. Lo afferma, senza troppi giri di parole, lo stesso artista piemontese in questo tweet: “Vai vai, che ce ne frega delle bollette e della crisi economica, vai allora con contanti e rave party e ora ong e navigator, poi dai dai avanti col circo, noi siamo quelli che lavorano, pulizia pulizia, sposta la statua, via col circo, no raduni, no immigrati, no diversi, vai col circo!“.

Morgan parla della norma anti-rave

Sul tema è voluto però intervenire anche la nemesi di Bugo, Morgan, raccontando il suo pensiero senza andare all’attacco del nuovo esecutivo, che in qualche modo potrebbe coinvolgerlo in alcune scelte.

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Parlando in un’intervista a AdnKronos, il cantautore ha spiegato che è vero, i rave party hanno aspetti torbidi, ma la soluzione non è vietarli o arrestare chi li organizza, bensì creare idee alternative che siano più attraenti per i giovani: “Le proposte, ovviamente, non devono essere noiose, ma attraenti e audaci, con musica altrettanto interessante, per una forma di ‘concorrenza’ ai rave party“.

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ultimo aggiornamento: 3 Novembre 2022 12:04


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