Al Bano è stato riempito di fischi all’Arena di Verona durante il concerto tributo per Franco Battiato: la delusione del cantante pugliese.
La serata tributo a Franco Battiato, andata in scena il 21 settembre nella straordinaria location dell’Arena di Verona, è stata un tripudio di musica ed emozioni. Non sono mancati però alcuni momenti d’imbarazzo. Su tutti, la salva di fischi che ha travolto Vittorio Sgarbi e con lui Al Bano. Il cantante di Cellino San Marco non è abituato a ricevere manifestazioni d’odio così forti, ed è rimasto molto deluso da quanto accaduto. Lo ha confessato in un’intervista al Corriere della Sera, bollando il tutto come “i cinque minuti più inutili” della sua vita artistica.
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Al Bano fischiato al tributo per Franco Battiato
L’artista, che in questi giorni è diventato nonno per la terza volta grazie alla nascita di Rio Ines, terza figlia di Cristel, ha raccontato l’episodio di martedì sera quasi divertito, ma non senza amarezza: “Non capisco gli insulti, sono stati i cinque minuti più inutili della mia vita artistica“.
Tra l’altro, la sua presenza non era prevista. A convincerlo a partecipare era stato proprio Sgarbi: “Eravamo ad Abano, c’era una manifestazione del personaggio dell’anno e mi hanno premiato. Terminata la serata, Vittorio mi dice: ‘Andiamo all’Arena di Verona che c’è anche mia sorella’“. Mai idea fu più sbagliata.
Al Bano fascista?
Al loro arrivo, Carrisi e Sgarbi sono stati portati dal direttore artistico Gianmarco Mazzi dietro le quinte. A quel punto Sgarbi gli ha detto di andare sul palco insieme. Non avevano programmato nulla, non sapeva nemmeno se avrebbe dovuto cantare o no. Così, d’improvviso si è ritrovato sul palco davanti a seimila persone per nulla contente di vederlo: “Entriamo e la gente urla ‘fascisti, fascisti’. Mi sono trovato in un girone dantesco, mi chiedevo: ‘sogno o son desto?’“. A quel punto ha scelto di scusarsi e di andarsene rapidamente, contrariato dall’accaduto. Ma la cosa che più rimarrà un mistero è perché lo abbiano insultato dandogli del ‘fascista’: “Proprio non lo so, sono antipolitico da sempre“. Un dettaglio che rende l’accaduto ancora più indimenticabile per l’artista. Ma non i positivo.