PJ Harvey: la carriera, la vita privata, le canzoni e le curiosità sulla cantante britannica che è stata fidanzata con Nick Cave.
PJ Harvey è stata ed è una delle personalità più influenti della musica rock negli anni Novanta. Carismatica e talentuosa, ha pubblicato alcuni degli album più importanti del decennio, mostrandosi capace di mutazioni e trasformazioni davvero clamorose. Andiamo a scoprire insieme le curiosità sulla carriera e la vita privata di questa straordinaria artista.
Chi è PJ Harvey: biografia e carriera
Polly Jean Harvey è nata il 9 ottobre 1969 a Yeovil, Regno Unito, sotto il segno della Bilancia. Cresciuta in una fattoria del Dorset, si è appassionata alla musica grazie all’influenza dei genitori, amanti di blues, jazz e art rock. Crescendo, si è avvicinata ad artisti più vicini al pop, come U2, Police e Spandau Ballet, prima di diventare una fan del mondo indie portato avanti da band come Pixies e Television.
Il proprio background musicale si arricchisce quindi fin dalla giovane età di artisti e dischi di svariata natura, senza limitazioni di genere, dalla classica al punk, dal pop radiofonico alle colonne sonore. Tutte influenze che in qualche modo si riveleranno fondamentali per la sua carriera.
Durante l’adolescenza prende prima lezioni di chitarra, per poi passare al sassofono e, proprio come sassofonista, entra nei suoi primi gruppi musicali attivi nel Dorset. A 17 anni comincia a scrivere le prime canzoni e nel 1991 mette in piedi un il PJ Harvey Trio, con se stessa alla chitarra e alla voce, Rob Ellis alla batteria e Ian Olliver (poi sostituito da Steve Vaughan), al basso.
L’inizio non è all’altezza delel aspettative. Tra live disastrosi e demo rifiutate da varie etichette, i tre musicisti faticano a ingranare. La svolta arriva quando la Too Pure accetta di pubblicare il singolo Dress, votato da Melody Maker come il migliore della settimana in cui è uscito. Un primo successo, seppur flebile, che permette a PJ e al trio di arrivare alla pubblicazione, pochi mesi dopo, di Dry, il primo LP.
Finalmente la carriera di Harvey comincia a prendere una buona piega. Alla fine del 1992 viene addirittura nominata da una rivista importante come Rolling Stone come la miglior autrice e cantante donna dell’anno.
Grazie anche a questo endorsement, il trio firma il primo contratto con la major, la Island Records. Il primo prodotto di questo nuovo corso della loro carriera è Rid of Me, uscito quasi in contemporanea con 4-Track Demos, primo breve lavoro da solista della stessa Harvey. Nel 1993 si arriva quindi alla rottura, improvvisa ma inevitabile, del gruppo, a causa di divergenze creative.
Per l’artista britannica chiuso un capitolo se ne apre un altro ancora più intrigante. Nel 1995 dà il via ufficialmente al suo nuovo percorso solista con l’album To Bring You My Love. Il successo è mondiale con oltre cento milioni di copie vendute, numeri che lo rendono una pietra miliare del rock alternativo. Tutto questo grazie a hit ancora oggi amatissime come Down by the Water:
L’anno successivo collabora quindi per la prima volta con Nick Cave, mentre nel 1998 si ripresenta come solista con l’ambizioso Is This Desire, album che divide la critica, tra grandi esaltazioni e incredibili stroncature.
Chiuso il vecchio millennio con un mezzo passo falso, nel 2000 Harvey si ripresenta ancora una volta con nuove ambizioni, pronta a confermarsi come la regina della musica alternativa. Dà quindi alle stampe Stories from the City, Stories from the Sea, disco di grande successo, in grado di garantirle un Mercury Music Prize.
Riprese in mano le redini della propria carriera, per tutto il decennio l’artista britannica si dà da fare tra numerosi tour, progetti alternativi e altri album di ottima fattura, non facendosi mancare collaborazioni di ampio respiro, come quella con John Parish.
Alternandosi tra musica, radio, poesia e televisione, a cavallo tra gli anni Duemiladieci e i Duemilaventi Harvey si è dedicata soprattutto alla stesura di colonne sonore e brani per il cinema, il teatro e la televisione. Tra queste ha conquistato il plauso del pubblico soprattutto Red Right Hand, cover di un brano di Nick Cave, presente nella colonna sonora della serie Peaky Blinders.
Cosa fa oggi PJ Harvey
Dopo la pandemia PJ Harvey si è impegnata per ristampare in maniera integrale in vinile i suoi album con Parish, mentre nel 2022 ha dato alle stampe la compilation B-Sides, Demos and Rarities, contenente 59 brani, tra cui molti inediti.
Sempre nel 2022 ha anche dato alle stampe il suo secondo libro di poesia e ha partecipato alla colonna sonora della serie tv Bad Sisters per AppleTV. Per quanto riguarda la sua carriera, ha interrotto in questi anni un sodalizio trentennale con la Island Records, per firmare con la Partisan Records. Proprio con l’etichetta indipendente ha dato alle stampe, nel luglio 2023, il suo decimo album, I Inside the Old Year Dying.
Con questo lavoro è tornata a ottenere il plauso della critica, guadagnandosi una nomination ai Grammy nella categoria miglior album di musica alternativa.
La discografia in studio
1992 – Dry
1993 – Rid of Me
1995 – To Bring You My Love
1998 – Is This Desire
2000 – Stories from the City, Stories from the Sea
2004 – Uh Huh Her
2007 – White Chalk
2011 – Let England Shake
2016 – The Hope Six Demolition Project
2023 – I Inside the Old Year Dying
La vita privata di PJ Harvey: fidanzato e figli
Famosa in tutto il mondo, soprattutto negli anni Novanta e Duemila, PJ Harvey ha sempre mantenuto il massimo del riserbo sulla sua vita sentimentale. Non ha mai amato parlare delle sue storie d’amore, ma sappiamo che nei primi anni Novanta ha avuto un legame con Joe Dilworth, fotografo e batterista degli Stereolab.
La sua storia più famosa è però quella con Nick Cave, nata nel 1996, nel periodo della loro collaborazione per il brano Henry Lee. Un amore durato pochi mesi e chiuso a causa dei tradimenti di Cave e dei suoi problemi con la droga. Nonostante si sia trattato di un amore fugace, ha avuto un grande impatto mediatico e sul pubblico, al punto da essere annoverato tra le love story più iconiche nel mondo della musica in quel decennio.
Sai che…
– PJ Harvey è alta 1 metro e 62.
– Nella sua infanzia è cresciuta ascoltando grandi personaggi del blues e del rock come John Lee Hooker, Howlin’ Wolf, Robert Johnson, Jimi Hendrix e Captain Beefheart.
– Tra le sue maggiori influenze ci sono anche il folk russo, Ennio Morricone e compositori come Arvo Part e Samuel Barber.
– Nel 1992 si mostrò in topless sulla rivista New Musical Express.
– Nella fase più importante della sua carriera si esibiva con vestiti molto vistosi, gonne a pallone, microfono colorato. Un look che ricordava le drag queen.
– Nel 2013 riceve l’onorificenza di Membro dell’Ordine dell’Impero Britannico.
– Ha pubblicato due libri di poesie.
– Dopo un periodo a Londra e un altro in Inghilterra, dal 2003 al 2018 ha vissuto nel condominio Sierra Towers di West Hollywood. È poi tornata nel Dorset e oggi vive non lontano dal villaggio di Abbotsbury, in una splendida casa vicina al mare e con uno studio di registrazione annesso.
– Nel tempo libero ama dedicarsi al giardinaggio e alla preparazione di marmellate e conserve.
– Il suo patrimonio è stimato sui 3 milioni di dollari. Non conosciamo però i suoi guadagni attuali.
– Su Instagram PJ Harvey ha un account ufficiale da migliaia di follower. Anche su TikTok ha un account ufficiale da migliaia di follower.
Se vuoi ascoltare le migliori canzoni di PJ Harvey, ecco una playlist presente su Spotify: