Vasco Rossi sui social parla delle sue prime canzoni, e ammette che non erano un granché: ecco le parole del rocker di Zocca.
Vasco Rossi sui social racconta abitualmente ai suoi fan aneddoti del passato, senza nascondere le sue sensazioni e le sue emozioni. Il 9 agosto ha deciso di aprire il cassetto dei ricordi per parlare delle sue prime canzoni, la cui scrittura risale a molto prima del suo successo. Perché il Blasco è sempre stato un compositore, e ha sempre voluto esprimersi tramite la musica. Ma i risultati all’inizio non erano granché…
Vasco Rossi: le prime canzoni facevano schifo
“Avevo sempre la chitarra in mano, suonavo in continuazione, da solo e con gli amici“, scrive il rocker di Zocca su Instagram. In particolare, amava suonare le canzoni di Lucio Battisti. E ogni tanto costringeva anche i suoi cari ad ascoltare qualche sua nuova composizione. Ma non riceveva molto successo, e non di rado lo prendevano in giro con battute del tipo “scappa, scappa che arriva Vasco con la chitarra“.
Continua quindi il Blasco: “I primi brani facevano schifo, erano appunto esperimenti. Ovvio che i miei amici volessero scappare. Poi sono migliorato un po’, credo“.
Vasco Rossi racconta il processo di scrittura
Scrivere canzoni per un musicista è come dipingere quadri per un pittore. Questo il paragone utilizzato dal rocker nel prosieguo del suo post: “Scrivere canzoni è sempre stato, per me, come dipingere dei quadri: prima di diventare bravo, era necessario imparare a dominare il pennello, a dosare i colori, a perfezionare i tratti“.
Un paragone che restituisce piuttosto fedelmente quanta cura e quanto studio necessiti la stesura di un bel brano, per poter essere veramente definito tale. Un segreto che il rocker ha saputo far suo molto presto, e con grande fortuna. Di seguito il suo post: