Mara Maionchi ha accusato Tiziano Ferro di ingratitudine: lui ha deciso di rispondere alla produttrice tramite i social.
Negli ultimi giorni è scoppiata la polemica tra Mara Maionchi e Tiziano Ferro. Durante la sua intervista a Belve, infatti, la produttrice ha accusato il cantante di non essere mai stato grato a lei ed al marito, Alberto Salerno, per il ruolo che hanno avuto nel farlo diventare la superstar che è oggi. Ma stanno davvero così le cose? Lui ha rispedito le accuse al mittente, condividendo sui social lo stralcio di un articolo che getta delle ombre scure sul ruolo di Maionchi nella sua carriera.
Le storie Instagram di Tiziano Ferro
Dopo la pubblicazione dell’intervista di Mara Maionchi a Belve, Tiziano Ferro si è difeso sui social scrivendo: “Ti sono sempre stato grato, te l’ho dimostrato un milione di volte durante un milione di occasione quindi mi chiedo: perché questo? Perché adesso? Che peccato, che tristezza”.
La replica del cantante però non si è fermata qui. Tiziano ha poi condiviso un articolo scritto da Grazia Sambruna per il sito MowMag in cui l’autrice si chiede se per Ferro sia davvero stata una fortuna aver incontrato Mara Maionchi.
Le parole di Grazia Sambruna
La giornalista, nell’articolo di cui Tiziano Ferro ha riportato uno stralcio nelle sue storie Instagram, non va per il sottile con la produttrice. “Mara Maionchi è la discografica che lo ‘scoprì’ nel 2001 lanciando il primo disco del nostro, Rosso Relativo.” – esordisce.
Poi prosegue con pesanti accuse: “Due le condizioni: dimagrire e non dire mai di essere gay. Altrimenti, niente contratto. Perché doveva essere un teen idol e non poteva permettersi chili di troppo e omosessualità. Così Ferro, all’epoca ventenne, ha imparato fin da subito a viversi come un orrendo segreto. Milioni di persone lo amavano per tutto ciò che non era: etero e magro”.
“Tanto che già dopo l’incredibile successo del primo disco, il giovane telò in Sud America e della “musica” non voleva saperne più. Poi, è andata diversamente. Questo lo ha portato a essere, oltre che un prodotto musicale performantissimo, una persona infinitamente infelice giù dal palco. Con conseguenti problemi di alcolismo e autostima“.
“Oltre al sacro terrore, per dieci anni, di mangiarsi un piatto di carbonara in pace o di farsi vedere in giro con chi gli pareva. Avrebbe perso ogni cosa, altrimenti. Così ordinava Mara, l’adorabile nonnina con cui tuttə vorremmo giocare a burraco la sera“.
“Se oggi Tiziano Ferro non dovesse essere del tutto grato a Mara Maionchi, non mi viene da dargli torto. Ma sarò str0nza io, per carità.”- è la stoccata finale di Grazia Sambuco.