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Rkomi incanta al Teatro Arcimboldi

Rkomi

Una riflessione profonda sulla carriera musicale di Rkomi: dal ritmo frenetico dei tour allo spazio intimo dei teatri, alla ricerca di un nuovo equilibrio.

Rkomi, uno dei nomi più influenti della scena musicale italiana, ha recentemente intrapreso un percorso di riflessione e cambiamento nella sua carriera. Dopo anni di successi travolgenti, tra festival di Sanremo e tour sold out, il rapper ha scelto di rallentare, abbracciando una nuova fase caratterizzata dalla necessità di decrescere.

Questo cambiamento di rotta si è concretizzato in un tour nei teatri, un ambiente che Rkomi descrive come dotato di un’anima, un luogo dove può esprimere la sua musica in maniera più intima e diretta, senza filtri. L’inizio del tour al Teatro Arcimboldi di Milano ha segnato un ritorno alle origini, con un repertorio che ha riportato il pubblico ai brani del suo primo album, Io In Terra.

Rkomi ha deciso di interrompere il suo tour nei palazzetti, optando per una tournée nei teatri. Questo cambiamento è nato dalla necessità di ritrovare un ambiente che potesse fungere da rifugio, un luogo che ricordasse i tempi in cui condivideva sogni e aspirazioni con artisti come Tedua e Bresh.

Il teatro, con i suoi silenzi e i suoi respiri trattenuti, è diventato così il palcoscenico ideale per mettere al centro le parole, elemento distintivo della musica di Rkomi. “Quando le luci si abbassano, il teatro ascolta. E io, ogni sera, racconterò chi sono. A luci spente,” ha dichiarato l’artista, sottolineando l’importanza di un dialogo diretto e sincero con il pubblico.

Ritorno alle origini

Il debutto del tour all’Arcimboldi ha visto Rkomi eseguire brani tratti dal suo primo album, riportando l’attenzione sulla sua crescita personale e artistica. Con pezzi come 4Z e Milano Bachata, Rkomi ha offerto una narrazione della sua vita che si intreccia con quella della sua città natale, Milano.

Durante lo spettacolo, l’artista ha anche colto l’occasione per condividere riflessioni sul mondo attuale, esprimendo gratitudine per la possibilità di dedicarsi ai propri conflitti interiori, lontano da scenari di guerra. “Mi sento molto fortunato a vivere in una parte del mondo in cui posso occuparmi dei miei conflitti interiori senza trovarmi coinvolto fisicamente in un conflitto più grande,” ha affermato Rkomi.

La sfida del nuovo formato e l’incontro con il pubblico

Nonostante il successo dell’iniziativa, lo spettacolo teatrale ha presentato delle sfide. La band che accompagna Rkomi, composta da musicisti di talento come Marco Spaggiari e Lorenzo Pisoni, a volte ha sovrastato la voce del cantante, ancora in fase di adattamento a questo nuovo ambiente. Tuttavia, i momenti più intimi, come la versione piano e voce di Apnea, hanno permesso a Rkomi di esprimere appieno la sua profondità emotiva.

La scelta di esibirsi nei teatri potrebbe non coincidere con le aspettative del suo pubblico tradizionale, ma Rkomi ha sempre seguito la propria strada, valorizzando la sua unicità e autenticità. Alla fine, dietro a questa infedeltà alle aspettative, si cela qualcosa di più grande: la ricerca della felicità personale.

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