Il ritorno dei Ricchi e Poveri al Festival di Sanremo divide la critica, tra giudizi feroci e difese per la coerenza storica del gruppo.
I Ricchi e Poveri, che hanno riscosso gran successo negli anni ’80, ha fatto ritorno sul palco del Festival di Sanremo 2024 con il brano “Ma Non Tutta La Vita”. La loro performance però ha scatenato un acceso dibattito tra i giornalisti presenti nella Sala Stampa, con recensioni che oscillano tra il severo e il lusinghiero.
Feroci critiche contro i Ricchi e Poveri
Domenica 14 gennaio, i giornalisti che saranno presenti alla kermesse di febbraio hanno ascoltato i brani degli artisti in gara, per le consuete pagelle pre-festival. Ognuno ha stilato il proprio parere su ogni canzone, ma su una di esse la stampa si è trovata pienamente d’accordo.
Per i critici, “Ma non tutta la vita” dei Ricchi e Poveri è stata assolutamente “cringe”, come la etichetta il Sole 24 Ore. Il Corriere della Sera invece ha inizialmente etichettato il gruppo come “patetico”, per poi correggere il giudizio in “fuori tempo”.
"Patetici". Ai Ricchi e Poveri.
— Giuseppe Candela (@GiusCandela) January 15, 2024
Il Corriere della Sera.
Anche a sto giro facile prendersela con i "meno protetti". pic.twitter.com/gwxJis8Ysm
I commenti in difesa del gruppo
Tuttavia, c’è chi ha sottolineato l’età del gruppo come un fattore che incide sulla performance, mentre altri hanno apprezzato la coerenza della canzone con la storia del gruppo e il suo tentativo di sperimentare con la dance.
Tra chi si è espresso in difesa dei Ricchi e Poveri, c’è Davide Maggio ha descritto il brano come “un inno a cogliere l’attimo”, riconoscendo la coerenza della scelta con la storia del gruppo. Anche il settimanale Oggi ha portato una nota positiva, definendo la canzone una sorpresa, riconoscendo un tocco di autoironia nel ritornello.
Mentre la critica si divide, sarà il pubblico a dare il verdetto finale sulla canzone dei Ricchi e Poveri. Il Festival di Sanremo. noto per le sue sorprese e per la capacità di rinnovarsi, sarà illuminato dalla presenza di artisti storici come la band anni Ottanta, che contribuisce a creare un mix di tradizione e innovazione di grande effetto.