Noemi: al Concertone il monologo sulla violenza contro le donne
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Noemi: al Concertone il monologo sulla violenza contro le donne

Noemi

Sul palco del Concertone del Primo Maggio, Noemi ha parlato di indipendenza economica come strumento per difendersi dalla violenza di genere.

Noemi, conduttrice del Concertone del Primo Maggio, ha deciso di incentrare il suo monologo su un tema di grandissima attualità: la disparità di trattamento economico tra uomini e donne. La cantante ha poi sottolineato come l’indipendenza economica sia uno strumento fondamentale ed imprescindibile per difendersi da abusi e violenza.

Le parole di Noemi

La cantante ha aperto il suo monologo parlando di Claudia Goldin, Premio Nobel per l’Economia. “Sapete chi è questa signora alle mie spalle?” – dice Noemi indicando una foto sullo schermo – “Si chiama Claudia Goldin, quest’anno ha vinto il Premio Nobel per l’Economia con i suoi studi sul lavoro femminile, è la prima donna a vincerlo da sola”.

Fin da bambina Claudia Goldin si è sempre fatta molte domande, una in particolare: perché le donne vengono trattate peggio e pagate meno sul lavoro? Questo è un quesito che mi pongo anche io e che dovremmo porci tutti, non importa se siamo uomini o donne.

In Italia una donna su due non ha un lavoro, nel resto d’Europa le occupate sono quasi il 70%. In Italia molte donne hanno un impiego precario, un lavoro povero, o sono costrette al part-time.In Italia lo stipendio di una donna (se lavora nel privato) è di quasi 8mila euro più basso di quello di un uomo. In Italia una donna su cinque lascia il lavoro dopo aver avuto un figlio“.

Eppure ” – prosegue Noemi – “le donne si laureano di più e con voti più alti. Si continua a dire che dovremmo fare più figli, ma non si fa abbastanza per rendere conciliabili impiego e maternità. Perché non lavorare o guadagnare troppo poco rende le donne vulnerabili. Solo con l’autonomia e l’indipendenza economica le donne si possono difendere da soprusi, ricatti e da uomini violenti“.

L’importanza dell’indipendenza economica

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Quando le donne si ribellano e si rivolgono ai centri antiviolenza, il rischio è che si ritrovino senza soldi, senza un lavoro adeguato e con dei bambini da mantenere.” – sottolinea Noemi – “Proprio per questo per molte è così difficile denunciare e venire fuori da situazioni di violenza domestica; perché hanno paura della povertà e di non riuscire a garantire un futuro ai loro figli“.

“L’indipendenza economica delle donne è l’unico modo per uscire da situazioni familiari violente e ritornare a vivere. Per tutti questi motivi il Primo Maggio dev’essere fino in fondo la festa di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori. Per il lavoro, per la giustizia sociale e contro la violenza sulle donne.” – conclude la cantante.

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ultimo aggiornamento: 2 Maggio 2024 16:05

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