Morgan si schiera con Paolo Meneguzzi nella diatriba con J-Ax: l’ex Bluvertigo ne approfitta anche per attaccare Amadeus.
Si arricchisce di un nuovo capitolo il dissing dell’estate, quello tra Paolo Meneguzzi e J-Ax. Stavolta a incendiare ancora di più gli animi è stato Morgan, che ha preso le difese del cantante elvetico e ne ha approfittato non solo per spiegare quanto culturalmente importante sia la musica pop, ma anche per attaccare il suo più grande ‘nemico’: Amadeus.
Parole molto dure quelle del giudice di X Factor, che non è voluto entrare nel merito della diatriba, e non ha quindi citato direttamente Ax e Disco Paradise, ma si è limitato a un discorso generale che prende in esame l’attuale mondo discografico italiano, dando la gran parte delle colpe al direttore artistico di Sanremo!
Morgan difende Paolo Meneguzzi
Intervistato da Mowmag, il cantautore brianzolo ha sì dato ragione a Meneguzzi, ma ha approfittato di questa discussione tutto sommato sterile per regalare ancora una volta una riflessione molto più ampia su cosa sia il pop in realtà, andando contro al sentire comune diffuso in Italia.
Secondo il giudice di X Factor il pop è una forma d’arte, e non la ‘musica leggera’ di cui noi abbiamo parlato, una definizione che in realtà non esiste nel mondo. Questa espressione, secondo lui, dovrebbe essere utilizzata solo se si vuol dire che “il pop è scadente”. Il suo pensiero invece è diverso, e lo sintetizza così: “La ‘musica leggera’ è una musica priva di contenuti, mentre il pop è la musica più importante che c’è“.
Morgan contro Amadeus
Se quindi il nostro problema è un problema culturale, bisogna andare a puntare il dito non tanto sugli artisti, a suo dire, ma soprattutto su coloro che permettono a determinata musica di essere diffusa in maniera capillare. E quindi a personaggi come Amadeus, che secondo lui è il vero colpevole di quanto sta succedendo.
Meneguzzi, a suo dire, fa un discorso serio e denuncia una problematica vera che da anni lui denuncia a sua volta. Ma il problema culturale è colpa soprattutto di personaggi come il direttore artistico di Sanremo. Affonda il cantautore brianzolo: “Sono l’unico che lo contesta, ma in realtà è un fenomeno che ha devastato culturalmente l’Italia da un punto di vista artistico e di qualità della canzone e continua a farlo, ma rimangono tutti zitti“.