Miguel Bosé è stato cucito vivo da bambino in un cadavere di cervo: il racconto da brividi del cantante spagnolo.
L’infanzia di Miguel Bosé è stata davvero tremenda! Lo aveva già rivelato negli scorsi mesi il cantante e ballerino spagnolo, uno dei personaggi più amati ma anche più controversi al mondo, come dimostrato dalle sue posizioni, decisamente poco mainstream, sulla pandemia Covid. A pochi giorni dall’uscita del suo libro Il figlio di capitan Tuono, l’artista ha voluto offrire un’anticipazione ai fan, raccontando uno degli episodi più sconvolgenti della sua vita, accaduto quando era bambino. C’entrano il padre… e la carcassa di un cervo!
Miguel Bosé cucito nel cadavere di un cervo
Arrivato a 65 anni, ormai distante dal periodo d’oro della sua carriera, quando negli anni Ottanta brillava in Italia, in Spagna e in tutti i Paesi del Sudamerica, Bosé può finalmente raccontarsi senza filtri, svelando tutti gli episodi che hanno segnato la sua vita, specialmente da bambino, senza nascondere i dettagli macabri.
Per presentare il suo nuovo libro, il cantante ne ha svelato uno finora tenuto nascosto. A dieci anni il padre lo portò in Mozambico per sottoporlo a un ‘rito di passaggio’ che avrebbe dovuto farlo finalmente diventare un adulto. Un rito davvero da brivid: “Mi hanno cucito vivo dentro la carcassa di un cervo. L’hanno svuotato dalle viscere, poi mi hanno lasciato là dentro. Sono svenuto: per la claustrofobia, per la mancanza d’aria, per la brutalità del gesto“. E non facciamo fatica a crederlo.
L’infanzia infernale di Miguel Bosé
Non è stato per nulla semplice crescere con i genitori, il torero Luis Miguel Dominguín e l’attrice Lucia Bosé, per Miguel. Non a caso, oggi definisce la sua infanzia un vero “inferno“, per colpa proprio di questi due personaggi, amati dal mondo ma che per lui erano solo “due mostri“.
Specialmente il padre gli ha traumatizzato la screscita, per colpa di una vera e propria ossessione: era convinto che senza la giusta educazione, Miguel sarebbe diventato “frocio“. Una vera disgrazia, per un macho come lui. A tal punto era arrivata la sua paura da organizzagli quando era ancora bambino un incontro con una ragazza 16enne. Miguel rifiutò però di toccarla, e allora l’uomo la prese per lui, facendola propria davanti al figlio, incurante delle urla di terrore di lei.