Un racconto variopinto tra esordi e successi storici, con cui Massimo Ranieri ha goduto di una fama stellare.
Dopo l’annuncio del suo nuovo singolo “Sorridi, è Natale”, Massimo Ranieri arriva nello studio di Domenica In, condotto da Mara Venier, per raccontarsi durante un’intervista indimenticabile. Nato dal nulla ma arrivato al successo internazionale, rivela alcuni dettagli della sua vita che nessuno conosceva.
I primi anni di carriera di Massimo Ranieri
Dopo l’intervista con Renato Zero, nella puntata del talk show di domenica 10 dicembre Mara Venier accoglie anche un’altra icona della musica italiana. Esordendo con la sua pacatezza che lo contraddistingue, Massimo Ranieri si siede sulla sua poltroncina per ripercorrere tutti i momenti della sua vita privata e della carriera artistica.
Una carriera che, tuttavia, ha dovuto prima assaggiare le difficoltà della cosiddetta gavetta che ha permesso all’artista di diventare tanto forte da poter scalare le montagne. Ranieri ha iniziato a lavorare da giovane intraprendendo diversi mestieri, prima di essere scoperto da un produttore discografico nel 1964.
Ma i primi anni sono stati duri per il cantante napoletano: “A volte non mi pagavano, mi davano i viveri: in certe occasioni è meglio dei soldi, era cibo sostanzioso. Mio padre e mia madre erano contenti perché ero una buona fonte di reddito per casa“.
“Ennio Morricone, un uomo meraviglioso”
Massimo Ranieri parla in realtà di una carriera nata a soli 8 anni: ricorda di aver cantato per guadagnarsi da mangiare. Ma è stato il teatro ad avere davvero un impatto profondo sulla sua vita, grazie alla presenza del regista Giuseppe Patroni Griffi.
Nel corso della sua carriera, ci sono state diverse figure a cui Ranieri ci tiene a dire grazie, ancora oggi. In particolare, l’incontro con Ennio Morricone è stato significativo per la sua crescita personale: “Quando ho fatto le commedie eduardiane in televisione, il primo pensiero è andato a lui. Non lo conoscevo personalmente, quindi mi sono chiesto se fosse il caso di chiamarlo. Alla fine lo sento e mi dice di andare a casa sua il giorno dopo”.
L’artista racconta di aver accettato l’invito, e al suo arrivo fu accolto “con quella sua clamorosa simpatia e severità. Incomincio a parlargli delle commedie e mi chiede di rivederci 20 giorni dopo per farmi sentire il primo motivetto. Non credevo ai miei occhi, gli stavo davvero accanto. Ero affascinato da lui, un uomo meraviglioso e molto disponibile”.
Quando Anna Magnani gli disse “ma che ca*** di napoletano sei?”
Un pensiero però va anche ad Anna Magnani: “Io stavo su un masso a mangiare il mio ‘cestino’ e ad un certo lei apre la porta della roulotte e mi dice: ‘A ragazzì, vieni qua’”, racconta Massimo Ranieri, che subito scese e andò da lei.
“Sicuramente la conosci e la canti meglio di me”, le aveva detto Magnani mentre suonava con la chitarra una nota di “Reginella“. Ma il cantante le disse di “no”, quando l’attrice si rivolge al regista Giannetti urlando: “Alfrè questo non conosce la canzone. Ma che ca*zo di napoletano sei?”.
Ranieri si giustifica davanti a Mara Venier spiegando che “all’epoca cantavo brani diversi, le mie hit erano ‘O surdato ‘nnamurato e ‘O sole mio”. “La mattina dopo ho chiamato mio padre per dirgli di portarmi dei dischi napoletani a Roma, perché non ne conoscevo. Anna Magnani me le ha fatte scoprire“, confessa Massimo.