Roberto Vecchioni parla di Giacomo Leopardi paragonando la sua poetica alla musica trap di oggi: ecco le dichiarazioni del cantautore milanese.
Roberto Vecchioni ha vinto il Premio La Ginestra, assegnato ogni anno alle pesonalità che si sono distinte nell’analisi e nella divulgazione dell’opera di Giacomo Leopardi.
Nel corso della cerimonia di consegna del premio, avvenuta l’11 settembre a Torre del Greco, in provincia di Napoli, il cantautore ha parlato del suo amore per la poetica leopardiana, paragonandola anche al mondo della musica di oggi. In particolare a quello della trap.
Roberto Vecchioni, Giacomo Leopardi e la trap
Interessanti le dichiarazioni del professore, che ha fatto un parallelismo tra uno dei più grandi scrittori della storia della letteratura italiana e i trapper. Queste le sue parole, riportate dall’Ansa: “Giacomo Leopardi era più cattivo dei trapper di oggi. A un livello poetico più alto, certo, ma non mascherava l’ipocrisia e la rabbia contro le ingiustizie sociali che vedeva. Era il capofila di non si sentiva capito dalla vita“.
Vecchioni e il rapporto tra musica e letteratura
Il premio è stato consegnato a Vecchioni per aver pubblicato nel 2018 L’infinito, un disco largamente ispirato proprio all’opera di Leopardi.
Si tratta di un nuovo riconoscimento ricevuto dal mondo della musica moderna per il suo valore artistico-letterario, sulla scia di quanto accaduto nel 2016 con il più prestigioso Nobel assegnato a Bob Dylan.
Riguardo al rapporto tra letteratura e musica, Vecchioni ha dichiarato: “Dylan con le sue canzoni ha toccato tutti i temi, ma formalmente non è il più bravo in assoluto. Noi italiani siamo più colti, ma non ci conosce nessuno“.
Infine, l’artista ha dichiarato di ritenere la vittoria di Sanremo nel 2011 particolarmente importante nella sua vita, anche se apprezza in egual misura anche i riconoscimenti accademici.
Di seguito il video dell’ultimo singolo di Roberto Vecchioni, Formidabili quegli anni: