Annunciati tra i Big in gara del Festival di Sanremo 2024, il trio dei La Sad porteranno sul palco il brano “Autodistruttivo”.
Dopo l’annuncio della loro partecipazione come concorrenti della 74esima edizione del Festival di Sanremo, il collettivo milanese La Sad – composto da Theo, Plant e Fiks – svela il mistero: sul palco dell’Ariston porteranno la loro canzone intitolata “Autodistruttivo”.
I La Sad portano “Autodistruttivo” a Sanremo
Annunciato in diretta da Amadeus tra i 27 big in gara a Sanremo 2024 – a cui si aggiungono i tre vincitori di Sanremo Giovani – il trio emo-punk dei La Sad si presenteranno sul palco dell’Ariston con un brano che si preannuncia già con uno stile energico, nonché controverso.
E’ proprio durante la finale della categoria giovani, che il direttore artistico ha svelato il titolo della canzone che i membri del gruppo canteranno al Festival. E’ la prima partecipazione a Sanremo per Theo, Plant e Fiks, che d’altronde su un palco così importante non erano mai saliti. Alla kermesse, i La Sad porteranno il singolo “Autodistruttivo”.
Le polemiche sui testi delle canzoni
Si spera solo che, graziati dal buon cuore di Amadeus che li ha difesi dopo le polemiche, i La Sad faranno cambiare idea al pubblico che non ha apprezzato i testi delle loro canzoni.
Il trio emo-punk infatti, ha subito suscitato qualche perplessità a causa delle loro parole sessiste, che in questo momento appaiono piuttosto inappropriate. “Ci baciamo in bocca tra noi e con i fan anche per sdoganare certi atteggiamenti”, dichiara il trio.
Ma sono soprattutto le frasi violente che essi cantano a suscitare grandi polemiche. “E il cogl**** che ti baci nelle stories spero te lo metta dentro senza mai provare amore”, cantano i rapper, e ancora: “Ma tu sei peggio della coca, sei una tr***”.
“Non amo le persone che hanno un pregiudizio, verso qualcuno o qualcosa”, ha detto Amadeus con un video pubblicato sul suo profilo Instagram. Poi ha aggiunto che “prima si ascolta la canzone, si legge il libro, si guarda il film o un programma televisivo e poi si esprime un parere o si giudica, non prima: è sbagliato avere un pregiudizio”.