Il 14 aprile 1980 veniva pubblicato Iron Maiden, il primo eponimo album del leggendario gruppo inglese: tracklist e storia di un disco fondamentale.
Il 14 aprile 1980 usciva per la EMI Iron Maiden, il primo eponimo album di una delle band più importanti della storia della musica metal. Un disco che si posiziona al 13esimo posto nella graduatoria di Rolling Stone dedicata ai 100 migliori dischi metal di sempre. Insomma, una pietra miliare del genere. Scopriamo insieme alcuni segreti, curiosità e le canzoni che hanno proiettato nella leggenda la formazione guidata da Steve Harris.
Iron Maiden: la storia
Figlio di un’evoluzione travagliata, l’eponimo album della band fu per diverso tempo osteggiato dalle etichette perché stava nascendo in un momento in cui in Inghilterra imperversava solo e soprattutto la musica punk.
Un genere distante dallo stile dei Maiden, che rifiutarono di cambiare il proprio sound, nonostante le insistenze delle case discografiche. Così, investendo i propri risparmi, Harris e compagni iniziarono a far girare la propria musica in maniera indipendente e si costruirono un pubblico fedele che convinse la EMI a puntare su di loro.
Si arrivò così nel 1980 alla pubblicazione del loro primo album. Un disco destinato a diventare una pietra miliare della New Wave of British Heavy Metal, un movimento che, guidato da Maiden ma anche da formazioni come Judas Priest e Saxon, fece del metal uno dei generi più in voga negli anni Ottanta.
La tracklist e le canzoni di Iron Maiden
Il primo album dei Maiden è una rapida corsa a suon di metal, con richiami all’hard rock degli anni Settanta e una sporcatura punk immancabile in un periodo in cui il punk era il genere di punta della scena rock britannica.
La formazione guidata da Steve Harris era formata in quel momento dai chitarristi Dave Murray e Dennis Stratto, dal batterista Clive Burr e dal cantante Paul Di’Anno (di lì a due anni sostituito dal frontman storico, Bruce Dickinson).
Proprio quest’ultimo, con Harris, firmò la gran parte delle canzoni, tra cui ricordiamo Remember Tomorrow, dedicata proprio a suo padre.
Ma le canzoni entrate nella storia della band sono la feroce apertura, Prowler, la splendida Phantom of the Opera, che anticipava in qualche senso quello che sarebbe stato il prog metal anni Ottanta, e il brano di chiusura, Iron Maiden, diventato un inno del gruppo e spesso utilizzato come chiusura dei propri concerti ancora oggi.
Questa la tracklist:
1 – Prowler
2 – Remember Tomorro
3 – Running Free
4 – Phantom of the Opera
5 – Transylvania
6 – Strange World
7 – Sanctuary
8 – Charlotte the Harlot
9 – Iron Maiden
Riascoltiamo insieme la title track: