I familiari di Michael Jackson hanno denunciato la Hbo per aver scelto di mandare in onda il documentario Leaving Neverland.
I familiari di Michael Jackson hanno denunciato la Hbo. Già negli scorsi giorni avevano minacciato di farlo, e alla fine non si sono tirati indietro. L’accusa contro l’emittente televisiva è quella di aver violato una clausola di non diffamazione decidendo di mandare in onda, il 3 e il 4 marzo 2019, il documentario Leaving Neverland.
Un film, quello di Dan Reed, che indaga sulle accuse di pedofilia contro l’artista, ma che è stato definito dai membri della famiglia Jackson un ‘massacro da tabloid‘.
Michael Jackson, i familiari denunciano la Hbo per Leaving Neverland
La richiesta di risarcimento dei familiari di Michael Jackson è di addirittura 100 milioni di dollari. L’emittente ha comunque confermato di non voler modificare i piani, e che il film verrà trasmesso nei giorni prestabiliti, “nonostante le disperate misure per boicottarlo“.
Nella denuncia si fa riferimento a una clausola di non diffamazione inserita in un contratto del 1992, quando la Hbo accettò di trasmettere il Live in Bucharest: The Dangerous Tour.
Gli avvocati della famiglia Jackson sottolineano comunque come sia la falsità del contenuto del film ad averli fatti propendere per tale scelta: “Se avessero realizzato un film oggettivo, davvero si permetterebbe al pubblico di formare il proprio giudizio“.
Michael Jackson, Leaving Neverland: il documentario che lo accusa
Stando ai familiari di Michael Jackson, le interviste contenute nel documentario sarebbero inaccettabili e pilotate, e renderebbero il tutto una sorta di ‘massacro da tabloid’.
Le parole dei testimoni, James Safechuck e Wade Robson, sono ritenute non veritiere e infangherebbero la memoria di un artista che già durante la sua vita aveva dovuto subire diverse accuse infamanti.
Di seguito uno dei grandi successi di Michael Jackson, In the Closet:
FONTE FOTO: https://www.facebook.com/michaeljackson/