Dopo l’esposto della Onlus Pro Vita, la Procura di Imperia ha deciso di archiviare il caso Fedez-Rosa Chemical: il loro show a Sanremo non è reato.
La Procura di Imperia ha deciso di archiviare il caso Fedez e Rosa Chemical a Sanremo: nonostante le proteste arrivate soprattutto da ambienti della destra italiana, il loro spettacolo non può essere ricondotto a un reato. Con buona pace dell’associazione Pro Vita e Famiglia e dell’ex ministro Carlo Giovanardi, che avevano presentato un esposto contro i due artisti non solo per il famigerato bacio, ma anche per aver mimato un “atto sessuale” in prima serata su Rai 1.
La denuncia contro Fedez e Rosa Chemical
Subito dopo il caos sanremese, la scorsa settimana la onlus Pro Vita aveva reso noto di aver presentato un esposto per quanto accaduto sul palco dell’Ariston. O meglio, in platea, lì dove Rosa Chemical e Fedez avevano dato vita a uno spettacolo secondo qualcuno indecoroso, mimando un rapporto sessuale con relativo orgasmo in diretta televisiva.
Una scena che aveva causato lo sdegno di molte persone, portando l’ex ministro Giovanardi a scatenarsi con queste parole: “Si tratta di un comportamento di una gravità inaudita, che ha portato a un’ondata di indignazione generale per la vergogna, il disagio e la repulsione provocata dalla volgarità di un comportamento che riguarda la sfera sessuale“.
L’archiviazione della procura
A quanto pare il moto d’indignazione non ha però travolto anche i magistrati della procura di Imperia, secondo cui il rapporto simulato dal rapper e dal cantante milanese non sarebbe da intendere come un’esibizione artistica, e quindi qualcosa che non può essere considerato come un reato.
Non c’è stato invece ancora il giudizio definitivo per il caso Blanco, indagato con l’accusa di danneggiamento. Insomma, Sanremo 2023 non è ancora finito ed è probabile che ne sentiremo parlare ancora per molto tempo.