Nella sigla originale del cartone, Cristina D’Avena riportava un errore nelle date, corretto nella versione presente nell’ultimo disco di duetti.
Cristina D’Avena corregge un errore storico, in tutti i sensi. Per anni, infatti, generazioni di bambini sono cresciuti guardando il cartone Il tulipano nero e pensando che la Rivoluzione francese sia stata il 4 luglio 1789. Nella sigla, la D’Avena cantava: “Il 4 luglio s’arrende il bastione, il 4 luglio c’è la rivoluzione“. Ma la storia ci insegna che così non è stato, e Cristina ha finalmente avuto modo di correggere una volta per tutte tale gaffe con l’ultimo album Duets Forever.
Cristina D’Avena e l’errore ne Il tulipano nero
L’autore dei testi si è evidentemente confuso. Il 4 luglio è infatti la data con cui si indica tradizionalmente la rivoluzione americana (negli Usa il 4 luglio si festeggia l’Indipendence Day), mentre quella francese è collocata al 14 luglio.
In realtà, l’errore durò poco tempo. Ben presto infatti gli autori si accorsero del grossolano sbaglio e corressero la versione originale del 1984, che però è rimasta impressa nella memoria di tantissimi bambini e fan del cartone. Oggi il tema è tornato d’attualità per via della presenza del brano nel disco di duetti di Cristina D’Avena. Molti fan si sono infatti chiesti per quale versione avrebbe optato la voce più amata dai bambini di ogni epoca.
Cristina D’Avena con Fabrizio Moro
Nel nuovo disco la D’Avena interpreta il brano con Fabrizio Moro. Quale versione del brano ha scelto Cristina? Alla fine la risposta è stata la più ovvia: quello senza l’errore. Il verso incriminato è infatti stato modificato in “lungo la Senna si arrende il bastione, il re tentenna, c’è la rivoluzione!“.
Per i più nostalgici, forse, un affronto. Ma la verità è che tale correzione aggiusta e chiude definitivamente un capitolo piuttosto imbarazzante per la storia delle sigle dei cartoni animati in Italia.
Di seguito la nuova versione de Il tulipano nero di Cristina D’Avena e Fabrizio Moro: