Cosa vuol dire punchline: il significato del termine nel mondo della musica e dell’intrattenimento in Italia e non solo.
Il glossario musicale è ricco di termini che spesso vengono utilizzati anche in altri contesti, ma con accezioni differenti. Lo stesso significante può avere infatti significati diversi a seconda dell’uso che se ne fa. Per questo motivo è bene cercare di approcciarsi al mondo della musica con una conoscenza precisa del vocabolario, al fine di evitare fraintendimenti o errori. Proviamo a fare chiarezza e scopriamo il significato delle parole della musica: oggi approfondiamo il significato di punchline.
Punchline: il significato nel mondo della musica
Il termine punchline si lega soprattutto a un genere: il rap. Letteralmente le punchline sono le “battute finali”. Nel concreto si tratta di rime usate soprattutto in abbondanza all’interno dei freestyle, ma anche di molte canzoni. Solitamente queste frasi vengono utilizzate per “colpire” in maniera teorica il proprio avversario, spesso e volentieri offendendolo o prendendolo in giro, e destando stupore nell’ascoltatore.
Spesso e volentieri una punchline assume la forma di quella che, nel gergo della comicità, viene definita una battuta. Anche per questo alcuni definiscono questo genere di rime come quelle che “fanno ridere”. Ma a volte una punchline viene anche utilizzata per chiudere una rima quando si è a corto di idee, o per attaccare il rivale in maniera volgare.
Quindi, per sintetizzare, il significato di punchline è questo: si tratta di una frase di chiusura che completa una barra con una rima che colpisca l’ascoltatore e, contemporaneamente, sia indirizzata a un avversario, che può essere preso in giro oppure offeso.
Esempi di punchline famose
Nel mondo del rap italiano ci sono diverse punchline che sono rimaste nella storia, quasi tutte utilizzate dagli artisti nel corso delle competizioni ufficiali di freestyle, come Mic Tyson o Tecniche Perfette. Ne rileggiamo alcune:
– Mondo Marcio rivolto a Ensi: “Uomo, tu non porti sfida, tu porti sfiga, l’ultima zingara che ti ha letto la mano è morta suicida”;
– Ensi rivolto a Kiave: “Adesso rappo e mi prende lo sclero, è troppo brutto sono sincero, è così brutto che quando è nato hanno appeso un fiocco nero”;
– Lazza rivolto a Nerone: “Ti calpesto adesso, che posso dirti qua Lazzino è il più fresco, questo è così babbo che ha il microfono senza filo e inciampa lo stesso”.
Di seguito una guida per scrivere battute finali: