Musica house: storia, caratteristiche e artisti più famosi di uno dei generi di musica da discoteca più amati.
La musica house è un genere di musica elettronica che è nato negli anni ’80, a Chicago, negli Stati Uniti. È stato inizialmente popolare tra gli artisti locali, come Frankie Knuckles, Jesse Saunders, Larry Heard, e Robert Owens, ma è ben presto diventato un genere popolare in tutto il mondo in molte delle sue varianti. Scopriamo insieme una breve storia e le caratteristiche princiapli di questo genere musicale.
La storia della musica house
La musica house ha una lunga ed illustre storia, che ha inizio negli anni ’80 in Chicago, Illinois, quando dj come Frankie Knuckles, conosciuto come The Godfather of House, il padrino dell’house, cominciarono a miscelare disco e funk per creare un nuovo genere. Questa musica guadagnò rapidamente popolarità nella scena underground dei club cittadini, e presto si diffuse in altre città degli Stati Uniti.
Negli anni ’90, la musica house cominciò a conquistare l’attenzione mainstream, e artisti come David Guetta, tra i maestri del french touch, e Calvin Harris in anni ancora più recenti contribuirono alla sua popolarizzazione in tutto il mondo. Oggi, l’house è uno dei generi più popolari, e ci sono decine di diversi stili di house da apprezzare. Sia che tu sia un veterano del genere, o un nuovo fan, c’è qualcosa che potrebbe interessarti nell’universo di questo genere.
Caratteristiche e artisti famosi
Basata su un ritmo in 4/4 con un colpo di cassa a ogni battito, viene spesso considerata la prima forma vera di musica elettronica. Alcuni degli artisti più famosi nella scena di musica house di anni recenti sono David Guetta, Calvin Harris, Tiësto e molti altri ancora. La house è nota per il suo ritmo upbeat e le vibrazioni positive, e continua ad essere uno dei generi di musica più popolari di oggi.
Tra le canzoni house più famose ne possiamo ricordare alcune molto recenti, come One Kiss di Calvin Harris e Dua Lipa, Be Alright di David Guetta e Justin Bieber, Sunny Days di Armin van Buuren e Josh Cumbee: